L’impegno, il sacrificio e la caparbietà sono gli ingredienti essenziali per ottenere grandi risultati. Se aspettiamo che qualche risultato ci venga a bussare alla porta di casa senza muovere un muscolo allora possiamo aspettare anche secoli, perché non accadrà mai.
I californiani Nails (autori di un grind intriso di death, powerviolence e hardcore metallico) sembrano aver recepito bene questo messaggio: in giro dal 2009, hanno divorato asfalto, rullanti e quant’altro guadagnandosi una posizione di tutto rispetto alla tavola rotonda dei pezzi da 90 della scena estrema internazionale, rilasciando vari lavori di grande spessore. Nel giugno 2016, supportati dalla Nuclear blast, Todd Jones e co. hanno rilasciato il loro terzo album, dal titolo You Will Never Be One of Us, che segna un nuovo tassello nella potentissima discografia del trio statunitense.
I tre ragazzacci di Oxnard, però, ancora desiderosi di carne e sangue, decidono di dare ulteriore sfogo ai loro istinti. Questa volta, però, hanno deciso di fare uno squillo ai loro amici di Ocean City: i giovani e dotati Full of Hell. Questi ultimi, cresciuti tra onde e blastbeat, hanno fatto del grind e del noise il loro vessillo: il combo nasce nel 2009 e da allora ha realizzato lavori superbi (da segnalare un album del 2014 realizzato in collaborazione con la divinità giapponese del noise Merzbow), senza dimostrare segni di stanchezza ma migliorandosi sempre di più. Anche i nostri giovanotti, come i Nails, hanno rilasciato nel 2016 un nuovo album (questa volta in collaborazione con il gruppo sludge The Body).
Il freddo di dicembre 2016 assume tinte dissonanti quando lo split Nails & Full Of Hell (uscito per la Closed Casket Activities) si mostra al mondo per quello che è, ovvero un lavoro semplicemente incredibile. I Nails aprono le danze con l’erculeo muro sonoro a cui abbiamo fatto l’abitudine: con il minuto e trenta scarso intitolato di “No Longer Under Your Control” i Nostri non si smentiscono e ci regalano l’ennesima perla di violenza sonora che potrebbe comodamente inserirsi in Unsilent Death o in Abandon All Life. Un minuto e trenta: tanto basta per farci sprofondare nell’abisso della loro pazzia furiosa.
I F.O.H. invece ci regalano ben due brani: il riff death metal oriented di “Thy Radiant Garrote, Exposed” ci strappa la prima lacrima di gioia, nel vedere come i ragazzi siamo sempre in forma a pronti regalare emozioni. Su tutto regna la voce di Dylan Walker, autore di una prova maiuscola basata su un’ottima alternanza growl/scream nei quali sembra impossibile distinguere una lucidità umana. Il buon Dylan adotta soluzioni vocali più vicine al powerviolence, come si può ascoltare anche in alcuni momenti del secondo brano, intitolato “Bez Bólu”, che continua sui binari della precedente track.
Tirando le somme possiamo dire che le due band, in soli 4.25 complessivi, hanno centrato il loro obiettivo, svolgendo un lavoro preciso ed egregio all’insegna del caos totale e del disprezzo verso il mondo: siamo di fronte a un valido esempio di personalità che sfocia nelle acque della passione più limpida e genuina.
(Closed Casket Activities 2016)
Side A
Nails – No Longer Under Your Control
Side B
Full of Hell – Thy Radiant Garrote Exposed
Full of Hell – Bez Bólu