Assegnare agli Artificial Brain partita vinta da subito è una tentazione non da poco, eppure qui come molte altre volte è necessario resistere e non cedere fin da subito al pregiudizio. Esattamente quello che vorrebbe, dopo un album massiccio, innovativo e senza compromessi quale Labyrinth Constellation, questo Infrared Horizon come miglior disco (technical) death metal uscito finora nel 2017.
Il carattere c’è ancora, è vero, forte ed autentico: cavernoso, oscuro, disturbante dall’inizio alla fine, anche Infrared Horizon riprende i temi sci-fi del predecessore. Questa volta si parla di cyborg in un futuro brutale e distopico nel quale gli umani non giocano più ruolo alcuno. Per chi non conoscesse la prima perla degli Artificial Brain diviene necessario constatare quanto la profondità dei testi e soprattutto del concept stesso sia funzionale alle atmosfere ed alla resa del platter tutto. Come suona Infrared Horizon? Pensate ad un Asimov appena uscito dalla sala di proiezione del primo Alien.
Ancora una volta, gli Artificial Brain non hanno pietà. Si parla di 45 minuti di brutalità senza compromessi, arricchita da preziosi tecnicismi alla Wormed, dissonanze nello stile dei compagni di “follia” Pyrrhon, vocals gutturali in stile Spawn of Possession e molte, moltissime perle (spesso sotto forma di passaggi melodici, che spiccano nella cacofonia generale) capaci di dare un’identità precisa ad ogni singola traccia. Per quanto fortemente lavorato e strutturato, ogni brano di Infrared Horizon è immediatamente riconoscibile, anche dopo il primo ascolto; le atmosfere da spazio orrorifico, contemporaneamente ricercate e prive di compromessi, sono rese alla perfezione attraverso un’esecuzione senza fronzoli. Gli Artificial Brain rimangono devoti alla malata truppa d’innovatori composta da Gigan, Gorguts ed i sopracitati Pyrrhon, rivelandosi contemporaneamente fedeli alla propria peculiare concezione di death metal fortemente tecnico e disarmonico (con l’aiuto in fase di produzione dell’ormai veterano Colin Marston).
Il mondo di Infrared Horizon è freddo, spietato, proiezione di un futuro raccapricciante. Ed effettivamente, con o senza pregiudizi, non potevamo chiedere di meglio; aspettiamo la fine dell’anno per verificare in quante top 10 si andrà a piazzare il nuovo, terrificante parto degli Artificial Brain.
(Profound Lore, 2017)
1. Floating In Delirium
2. Synthesized Instinct
3. Static Shattering
4. Estranged From Orbit
5. Infrared Horizon
6. Anchored To The Inlayed Arc
7. Mist Like Mercury
8. Vacant Explorer
9. Graveyard Of Lightless Planets
10. Ash Eclipse