Avevamo lasciato gli Implore l’anno scorso presentandovi Thanatos, lavoro che non aveva del tutto convinto per il tiro più hardcore e meno soffocante del precedente Depopulation. Col nuovo Subjugate la band capitanata da Gabbo Dubko si presenta in veste rinnovata (per l’ennesima volta) con l’innesto di due nuovi membri e con un nome di un certo spessore alle spalle, la Century Media. Il disco in questione non delude le aspettative ed anzi presenta pure delle novità in veste compositiva, cosa gradita e sorprendente, se pensiamo che Subjugate è stato scritto in soli trenta giorni.
Gli Implore del 2017 sono feroci e veloci, presentando un lavoro che pare la logica successione di Depopulation. Un death/grind veloce e secco che presenta svariati innesti che vanno da influenze ora più hardcore (“Totalitarian”), ora più variegati (“Patterns To Follow”) e ora più crust (“Paradox”). E’ palese l’intenzione dei nostri di suonare feroci, diretti e in qualche modo anche più “catchy” per alcuni passaggi ben studiati che dal vivo giocheranno a loro favore; è altrettanto chiaro però che non vi sia l’intenzione di lasciarsi sfuggire la possibilità di inserire dove ve ne sia l’occasione tutto lo scibile delle loro influenze. Splendido ad esempio l’intermezzo alla Cult Leader “Ecocide”, che spezza il disco in due ideali metà senza effettiva distinzione.
Il mondo è un posto deludente, la società ne è il triste riflesso e Subjugate è la cinica e disillusa risposta di alcuni dei suoi abitanti che non si sentono in alcun modo facente parte. Un ottimo ritorno ed una conferma che questi ragazzi hanno tutte le capacità per puntare in alto ed arrivare a più che discreti livelli. Consigliato.
(Century Media Records, 2017)
1. Birth of an Era
2. Loathe
3. Cursed Existence
4. Paradox
5. Disconnected from Ourselves
6. Totalitarian
7. Patterns to Follow
8. Ecocide
9. Technology a Justification for Killing
10. Cult of El
11. Desolated Winds
12. Boundary
13. Untouchable Pyramid
14. Gazing Beyond