Dopo un annuncio a sorpresa tornano sulla scena del crimine i californiani Bleeding Through, dopo aver annunciato lo scioglimento nel 2013 lasciando un po’ di amaro in bocca a tutti i fan. I Nostri, per i pochi che non lo sanno, sono stati i paladini della prima ondata metalcore mondiale. Love Will Kill All sancisce il ritorno di una delle band più amate del genere, la cui passione per questa musica era così tanta da rimettere in piedi la formazione capitanata dal bodybuilder Brandan Schieppati Adesso analizziamo in che stato di forma si trovano.
La band californiana riprende da dove ci aveva lasciato con The Great Fireoffrendoci quindi una dose massiccia di metalcore ben bilanciata con gli altri elementi tipici della band, come il symphonic black metal. I dodici brani proposti scorrono via abbastanza rapidamente, anche se a volte si avverte un po’ di monotonia, ma nulla di drammatico. I colpi migliori di questo lavoro sono stati sparati con i singoli “Set Me Free”, “Fade Into Ash” e “End Us”, il resto del plot rimane su una buona media senza però eccellere. In ogni caso la potenza esecutiva, atmosfere dalle tinte horror e il pathos che riescono a far percepire sono sempre di buonissima qualità.
D’altronde si sa gli album del ritorno sono sempre una scommessa, ancora di più se parliamo di metalcore. Si sente che i Nostri sono un po’ arrugginiti ed intorpiditi dopo tutti questi anni di inattività, ma nonostante ciò ci hanno regalato un buon disco da cui possono ripartire. Sembra quasi che sia mancata la voglia di osare per un ritorno con i fiocchi: per il prossimo full length ci aspettiamo molto, ma molto di più da una band del loro calibro.
(Sharp Tones Records, 2018)
01. Darkness, A Feeling I Know
02. Fade Into The Ash
03. End Us
04. Cold World
05. Dead Eyes
06. Buried
07. No Friends
08. Set Me Free
09. No One From Nowhere
10. Remains
11. Slave
12. Life