Un nuovo importante capitolo si aggiunge alla discografia degli Obscura: il quinto album Diluvium. Dopo tutti questi anni e cambi di line-up i Nostri hanno affinato sempre di più il loro sound perfezionandolo e rendendolo ormai perfettamente riconoscibile, dimostrandosi tra le migliori band in circolazione in ambito technical death metal. Già con il loro lavoro precedente (Akróasis, 2016) la band teutonica ha avviato un processo di snellimento e sintesi rispetto ai capolavori del passato: più sostanza e tecnica a discapito di sezioni ridondanti.
Diluvium è un disco pregno di nozioni, atmosfere e cambi di tempo. Un chiaro esempio di tutto questo è la opener del disco “Clandestine Stars”, canzone velocissima con riff di chitarra a dir poco funambolici. Da segnalare il lodevole lavoro al basso di Linus Klausenitzer, si tratta di certo del suo lavoro migliore da quando è entrato nella band. Altri brani degni di nota sono la titletrack e “Convergence” grazie ai loro virtuosismi sontuosi e concreti. Il pezzo con le atmosfere più cupe è “Mortification Of The Vulgar Sun”, che a tratti sfocia anche su lidi più classici: la componente progressive death metal è più presente che mai, ed è in grado di dare un tocco in più di originalità e respiro al loro lotto.
Insomma, Kummerer & Co. riescono a sfornare un altro ottimo disco, sicuramente diverso rispetto ai precedenti capolavori, ma non per questo meno interessante. I titani del technical death metal teutonico sono tornati sulla scena più forti ed intensi che mai, grazie anche alla ricerca di nuove idee. La loro carriera pare non abbia battute di arresto e a noi va bene così.
(Relapse Records, 2018)
1. Clandestine Stars
2. Emergent Evolution
3. Diluvium
4. Mortification Of The Vulgar Sun
5. Ethereal Skies
6. Convergence
7. Ekpyrosis
8. The Seventh Aeon
9. The Conjuration
10. An Epilogue To Infinity