In un afoso mercoledì di fine agosto nel piccolo, ma sempre interessante Freakout Club di Bologna, va in scena un evento da far felici tutti gli amanti delle sonorità estreme. Headliner della serata niente meno che gli Origin. In apertura agli americani troviamo le band nostrane Dominance, He Comes Later e Ulterior. Arriviamo al club giusto per gli ultimi pezzi degli Ulterior e notiamo che locale è già discretamente affollato e carico grazie all’energia scaturita dai death metaller sul palco. Ottima l’affluenza del pubblico, che rende la serata ancora più divertente.
ORIGIN + DOMINANCE + HE COMES LATE + ULTERIOR
Freakout Club, Bologna
22/08/2018
HE COMES LATER
Dopo la buona prova degli Ulterior è il momento dei bolognesi He Comes Later, ormai degli habitué della nostra webzine. Il cambio palco con annesso sound check è durato più del previsto e poi si scoprirà il perché: non appena salgono sul palco non vediamo il solito quintetto, ma sono presenti solamente tre quinti della formazione, costituendo un inedito power trio: voce, chitarra e batteria. Un problema tecnico ha messo fuori uso il secondo chitarrista, il che è un vero peccato, ma nonostante tutto i Nostri sono riusciti a difendersi anche in mancanza del bassista. Peccato che il muro sonoro del combo deathcore non sia stato lo stesso, ma abbiamo comunque apprezzato la loro provo muscolosa nonostante la carenza da componenti. Li rivedremo alla prossima più carichi, ma comunque bravi!
DOMINANCE
Portandosi dietro sempre il ritardo tocca ai reggiani Dominance, band attiva dal lontano 1992. Per chi non li conoscesse i Nostri suonano un death metal tiratissimo e tecnico e hanno alle spalle diversi album e hanno avuto il piacere di condividere il palco con tantissime altre band famose del settore. Non appena saliti sul palco i Dominance partono col piede sull’acceleratore e sfornano un’ottima prova live fatta di smitragliate al fulmicotone e ritmi devastanti. Ottima band per scaldare il pubblico in vista della portata principale della serata: gli Origin.
ORIGIN
Ladies and Gentlemen, è giunto finalmente il momento dei tanto attesi Origin. Anche in questo caso il complesso statunitense è privo di un componente, stiamo parlando del bassista Mike Flores, ma in ogni caso la loro performance è stata distruttiva. Si aprono le danze con “Expulsion Of Fury” e il pubblico che riempie il locale felsineo si scatena come non mai con circle pit e pogo violento. La loro performance è stata un vero e proprio show e il buon Jason Keyser è una vera bestia da palco. Tra una canzone e l’altra ha scambiato più di qualche chiacchiera con i presenti, ma l’apice della serata, a nostro avviso, si è verificato prima del pezzo “Saligia”, quando ha invitato il pubblico a salire sul palco facendo finta di suonare il basso – air-bass quindi? –, ma nessuno se l’è sentita. La prova prosegue senza intoppi facendo più che felice il pubblico del capoluogo emiliano, verso la fine del loro set si è inscenato addirittura un wall of death caricato dalla band. Immancabile l’encore “The Aftermath” che suggella una bellissima serata all’insegna del death metal estremo.
Piccole note finali sulla bella serata in quel di Bologna. La Versus Music Project come al solito è stata protagonista portando una band del calibro degli Origin in Italia, sempre molto attenta alla qualità e alla bontà delle band che porta nel Belpaese. Peccato che gli He Comes Later e gli Origin abbiano suonato in una formazione ridotta, ma questo vuol dire che obtorto collo saremo costretti a rivederli live molto volentieri.