Dopo cinque anni finalmente entriamo in possesso del seguito di Antinomia, il debut dei bolognesi Miotic, power trio dedito ad un imbastardimento delle formule più classiche del math rock con tutto quanto passi per la testa ai suoi componenti. Al secondo giro di boa i Nostri confermano la propria forte identità come nel precedente atto, math incredibilmente groovy e melodico che incorpora spesso influenze jazz, prog e addirittura ambient/post, confermando che spesso pochi ma buoni musicisti (la formula del power trio sa sempre emozionare) svolgono il proprio ruolo meglio di sei o più individui. Non a caso dopotutto, come suggerisce il titolo, qui si prende tutto a man bassa e lo si usa.
Se Antinomia presentava già delle idee originali e lasciava intuire il meltin’ pot ideato dai Nostri ecco che Ctrl + A esaspera meravigliosamente il concetto. La prima metà, diciamo idealmente conclusa con “Kew”, è più math rock-oriented secondo i canoni più classici del genere (paroloni per dire niente) e quindi con quelle formule di concatenamenti usati a ripetizione da gruppi storici come i Don Caballero pre-separazione o act più recenti come i primi Dysrhythmia, quindi non troppi layer e modulazioni sonore ma molta tecnica e incesti dispari e complessi delle ritmiche. A partire da “The Man Who Laughs” (già che ci siete recuperate pure il film omonimo) i bolognesi tirano fuori dal cilindro tutte le soluzioni più anticonvenzionali che un genere anticonvenzionale possa accettare: tempi rallentati, layers ambient e psichedelia qua e là che incominciano man mano a prendere il sopravvento, senza però scalzare del tutto la componente math che continua a fungere da collante a tutte le sezioni pur non ostacolando il rallentamento generale progressivo, il tutto auto-concludente nella rivisitazione della sigla della serie omonima “Pioneer One”.
Col secondo album pare quasi che i Miotic abbiano dipinto un viaggio stupefacente fatto della prima esplosione di frenesia ed energia e il successivo rallentamento lisergico (se vi va bene, ma anche da dischi simili si rischia sempre di uscirne male se non preparati). Ctrl + A è – volendola fare corta ma non troppo – un disco di passaggio, i Miotic sono una di quelle formazioni per cui è chiaro fin da subito che la formula statica non gli si confà e l’evoluzione sonora personale è un diktat, una forma mentis. Al prossimo il suono sarà mescolato fin da subito? I gorghi saranno lasciati liberi di intaccare tutta la struttura tendente a un caos omogeneo o continueranno a pescare a piene mani da tutto quanto gli passerà per i gangli neuronali? Chi se ne frega diciamo noi, l’importante è che i nostri continuino a sorprenderci come fanno sempre. Ora è tempo che pure voi che leggete vi immergiate in questo viaggio nel subconscio sempre più profondo che è Ctrl + A.
(Luminol Records, 2018)
1. Qix
2. CTRL + Z
3. Famara
4. Kew
5. The Man Who Laughs
6. Make Us Whole
7. Pioneer One