A volte i colpi di fulmine arrivano, e non c’è molto da fare, quando succede bisogna solo aspettare che facciano il loro corso. All Hail dei Norma Jean è arrivato come un ciclone, rubando l’attenzione immediatamente e non mollando più i miei pensieri. Non solo grinta, attitudine e capacità di rimanere bene in mente, ma anche una grande longevità quando il primo strato di attenzione si dirada.
All Hail è potente e lo dimostra fin da subito, la band americana mostra i muscoli con i distintivi riff giganteschi, al limite dell’ignorante, con suoni per niente fighetti, un’attitudine super schietta, e una sincerità a tutto tondo che lascia a bocca aperta. I Norma Jean mettono a segno quello che a mio modesto parere è il loro miglior lavoro, con un songwriting estremamente maturo, un uso esemplare di dinamica e soprattutto con un senso di coinvolgimento incredibile. Le parti melodiche e atmosferiche prendono il sopravvento subito dopo la miriade di schiaffi seminati al primo impatto, scendendo progressivamente in profondità ed emozionando sempre di più; al punto da diventare un disco da brividi con una manciata di ascolti in più. Sintomo sempre più tangibile che l’attention span degli ascoltatori farebbe molto meglio ad ampliarsi a non i canonici tre ascolti, quando si tratta di valutare un lavoro dietro il quale una band può aver speso mesi e anni di duro lavoro.
All Hail sembra un imperativo: All Hail Norma Jean. Sfoderando dei singoli catchy ma di spessore, e seminando delle hit come “Anna”, “Safety Last”, “/with_errors” e “If [Loss] Then [Leader]” era difficile non colpire duro gli ascoltatori, soprattutto quando a margine di tutto questo c’è un intero album longevo e ben rifinito su ogni possibile fronte. Assolutamente pro: layer elettronici e cinematici, armonie particolari e qualche punta di dissonanza malata che da un colore unico ad alcuni brani. Il ritorno così repentino dei Norma Jean è un fulmine a ciel sereno, capace di riaccendere una passione che mi porta a desiderare di perdere qualche dente e segnarmi la pelle nel loro moshpit al più presto.
(Solid State Records, 2019)
01. Orphan Twin
02. [Mind Over Mind]
03. Safety Last
04. Volunteer Tooth Filing
05. Landslide Defeater
06. Full Circle In Under A Minute
07. /with_errors
08. Trace Levels Of Dystopia
09. Translational
10. Extra Dimensional Palette Cleanser
11. If [Loss] Then [Leader]
12. Careen
13. Anna
14. The Mirror And The Second Veil