L’Astro Club è ottimo teatro per la prima edizione dell’Hecatomb Fest, organizzato dall’ottima ciurma di Vegrind, capace di imbastire un ottimo festival, con una buona offerta ben spalmata sul territorio e soprattutto priva di compromessi per quanto riguarda la qualità.
HECATOMB FEST
Lambs + Anti-Slaughter + Swallow + Dargolad
Astro Club, Fontanafredda
01/11/2019
Ad aprire le danze i DARGOLAD, band giovane e fresca ma dalle buone idee, che si presenta al pubblico presente con qualche incertezza ma con una proposta musicale molto valida e personale. Su basi del genere c’è un ampio margine di miglioramento e sono sicuro che con un po’ di rodaggio in sede live, sentiremo parlare sempre più spesso di loro, una sana boccata d’aria fresca.
Rapido cambio palco e gli SWALLOW sono pronti a partire, fra una bestemmia urlata e l’altra (metaforicamente e non), la band veneta incarna sapientemente lo spirito di cui si fa bandiera. Blasfemia e scherno a parte, ci troviamo davanti ad un muro HC contro il quale dare una sana craniata. La scaletta vola, e complice l’enorme presenza scenica, il set sembra durare un quarto d’ora..o d’ira, forse meglio. Venezia regala sempre grandi perle.
ANTI-SLAUGHTER: Un duo che si fa voce della disperazione. I due musicisti sloveni partono a bomba, chitarra-voce e batteria bastano a radere al suolo tutto, energia e sentimento da vendere per un set densissimo, abrasivo e viscerale che lascia veramente trasparire il trasporto e il credo dietro quanto perorato dalla causa abbracciata dalla band. Per molti versi band veramente sensazionale, pur rendendomi conto del fatto che musicalmente parlando non possano connettere con moltissime persone.
Ultimo cambio di palco, tetra fumata sul palco ed ecco i sulfurei LAMBS, a cui passa il ruolo di headliner a causa di una defezione improvvisa degli Implore, pronti a mischiare la loro maledizione con il nostro malumore. Prima assoluta di Malice dal vivo assolutamente riuscita, l’ultima fatica della band (di cui potete leggere recensione sulle pagine di GOTR) funziona egregiamente anche in sede live, trascinando rapidamente l’atmosfera dentro un baratro vorticoso, fatto di buio, malessere, cinismo e crudeltà. L’amalgama fra i musicisti lascia trasparire anche i più minuti dettagli ed è ben evidente il lavoro di cura nel rendere lo spettacolo live quanto più fedele possibile pur avendo una formazione ridotta all’osso. Una grande prova di attitudine e carattere, che lascia un gran senso di qualità. Un grande show per una band in perenne crescita.
Vegrind ha messo a segno un grande evento, Hecatomb Fest funziona ottimamente: struttura, proposta e suoni veleggiano verso un podio che ci ricorda che con tanto impegno si può ancora fare grandi cose senza avviare produzioni multimilionarie, ben fatto, ci si vede alla prossima edizione!