Nel 2018 è uscito To Abide in Ancient Abysses, EP composto da due brani che ha presentato i Naxen come una formazione con tutte le carte in regola per dire la propria nella già florida scena tedesca. Un’incoraggiante presentazione, però, significa ben poco se non viene seguita da delle conferme, ed è questo che ci si aspetta da Towards the Tomb of Times, un lavoro capace di ribadire nuovamente la qualità di questa formazione. Quattro brani, per una durata totale di circa tre quarti d’ora, di puro black metal, evocativo, talvolta ipnotico e senza compromessi.
“To Welcome the Withering” ci introduce l’ascolto. La percezione che si ha fin da subito è che sicuramente tra le varie formazioni locali i Naxen non si caratterizzano per l’originalità, ma nonostante questo la loro proposta si dimostra organica e accattivante, fedele ad altre realtà ma composta con consapevolezza in modo da non sfociare nel completo anonimato. Continua sulla stessa strada anche la seguente “The Odious Ordeal”, che integra anche un settore in pulito e un contrasto più netto tra le parti in mid-tempo e quelle più rapide. Si fanno notare in vari settori dei vaghi richiami atmosferici, che comunque non prenderanno mai il sopravvento fino al terzo brano: “A Shadow in the Fire Part. 1 (Scars of Solitude)”, che contiene anche la collaborazione con Chris Noir, cantante e bassista degli Ultha. Proprio il gruppo da Colonia è una chiara ispirazione per i Naxen, così come in certi passaggi si possono notare delle vicinanze stilistiche agli Imperium Dekadenz, anche loro connazionali. Nella conclusiva “A Shadow in the Fire Part. 2 (Where Fire Awaits)” prevalgono le parti aggressive, con l’oscurità che rinchiude una volta per tutte l’ascoltatore.
In un contesto prosperoso come quello tedesco, questo lavoro non si caratterizza di certo per una spiccata identità, ma la compattezza con cui scorre senza calare di livello è degna di nota. Quattro ben pezzi ben equilibrati, che non solo mettono in evidenza le capacità del gruppo, ma fanno anche ben sperare per il loro futuro, ricordiamoci infatti che stiamo parlando del disco di debutto della band. A questo punto, data la buona impressione di questo Towards the Tomb of Times, possiamo dire solo una cosa: ad maiora!
(Vendetta Records, 2020)
1. To Welcome the Withering
2. The Odious Ordeal
3. A Shadow in the Fire Part. 1 (Scars of Solitude)
4. A Shadow in the Fire Part. 2 (Where Fire Awaits)
7.5