Sul passato dei Vandampire non c’è molto da dire, sono un terzetto inglese il cui primo EP, intitolato You Will Be the Bones, è uscito nel 2018 e ha presentato fin da subito una formazione interessante, il cui connubio di generi proposti ha incuriosito fin da subito. Sul presente c’è molto di più da dire, invece, perché i buoni propositi del primo lavoro sono stati confermati a mani basse dal secondo EP, The Last Good Thing Has Happened, uscito lo scorso 14 dicembre su Trepanation Recordings. Già l’artwork colpisce fin da subito, così semplice ma allo stesso tempo travolgente; un primo pugno allo stomaco, che ci introduce all’atmosfera opprimente dell’ascolto.
Il secondo pugno allo stomaco arriva con la musica, fin dalle prime note amare di “I Am Always Hungry”, angosciosa introduzione in acustico al lavoro che secondo dopo secondo diventa sempre più struggente, per poi lasciarsi andare ai riff pesanti e cadenzati di “The End of Summer”. Qui si sente sempre di più l’offensiva viscerale e precisa dei Nostri, che continueranno ad alternare i momenti più delicati e malinconici alle sezioni piene d’energia e rabbia da sfogare. Niente male, inoltre, alcune ripartenze che colgono di sorpresa e travolgono con la loro sfacciataggine. L’ascolto scorre con scelte non molto articolate ma efficaci e con una buona organicità, mostrando così le solide fondamenta da cui gli inglesi possono partire per evolversi. Certo, lo sludge che viene proposto nei momenti più vigorosi è senza dubbio derivativo, ma il lavoro risulta godibile in ogni caso, compatto e dritto al punto, supportato da un’ottima produzione che ne amplifica l’impatto. Ci sono anche dei richiami agli Amenra, tra i vari gruppi che vengono in mente ascoltando questi pezzi, specialmente nella conclusiva “Freak Show Sideshow at the Shit-Show”, che tra tutti i brani è quello che spicca di più per la coesistenza dei due elementi chiave del disco: i riff sludge granitici e le parti post-rock più nostalgiche. Dopo quattro pezzi che trattavano queste due componenti in modo disunito, ognuna a sé stante, si dimostra anche come la loro unione sappia essere altrettanto valida, con una conclusione del lavoro che racchiude in cinque minuti tutte le sensazioni dell’EP.
Semplice e conciso ma particolarmente diretto, basato su uno stile essenziale e solido che riesce a trasmettere una forte carica emotiva durante l’ascolto. Questi sono i Vandampire e questo è The Last Good Thing Has Happened, EP che senza troppe pretese lascia un solco ben chiaro, e tante speranze per le future pubblicazioni dei londinesi.
(Trepanation Recordings, 2020)
1. I Am Always Hungry
2. The End of Summer
3. I Don’t Need To Apologise, God’s Forgiven Me
4. You’ve Gone Grey
5. Freak Show Sideshow at the Shit-Show