Due anni dopo l’ottimo EP Dwell, torna a farsi sentire la malignità dei Suffering Hour con The Cyclic Reckoning, secondo full length della loro carriera e una delle uscite più attese dei primi mesi del 2021. La band inaugura così il sodalizio con la Profound Lore Records, dimostrandosi ardita dal punto di vista musicale. Gli statunitensi non si sono adagiati sugli allori dopo i notevoli risultati del debutto In Passing Ascension, ma si son messi all’opera per perfezionare il loro sound, facendolo evolvere e ricercando una proposta ancor più completa e autorevole. Si arriva così alla loro nuova fatica, nient’altro che la loro consacrazione tra le realtà più interessanti in ambito metal estremo.
Ad aprire il disco “Strongholds Of Awakening”, si tratta del brano più breve del lotto, fin da subito sfacciato tra chitarre convulse e voce infernale. Le fondamenta su cui si regge la proposta son quelle a cui i Nostri ci avevano già abituato, un black metal maligno unito a un death metal vorticoso, ma in questo contesto passaggi intricati e caotici assumono un ruolo più secondario, lasciando primeggiare l’atmosfera, tetra per tutto l’ascolto. Un lavoro ossessivo, permeato dalle dissonanze e dalle mille facce, capace di non risultare sterile in tutto il suo vigore ma lineare per tutta la sua durata. “Transcending Antecedent Visions” mette in mostra anche il complemento di settori più cadenzati, a dimostrare la maggiore importanza data all’atmosfera, piuttosto di presentare un attacco frontale senza anima. Questi istanti più flemmatici ci mettono poco ad assumere robustezza e poi lasciarsi andare in sferzate aggressive che sono molto ben contestualizzate. Qui entrano in gioco i successivi due pezzi, “The Abrasive Black Dust Part II” e “Obscuration”, la prima flemmatica per gran parte della sua durata, mentre la seconda rabbiosa fin da subito. Si arriva alla conclusiva “The Foundations Of Servitude” e il travolgimento continua imperterrito, con sedici minuti di canzone che non lasciano prigionieri e scrivono i titoli di coda dell’album con freddezza e precisione.
The Cyclic Reckoning è un lavoro dalla solidità eccezionale, in cui nessun brano è fuori posto e ogni passaggio si unisce al precedente con disinvoltura. Abbiamo tra le mani uno dei migliori lavori metal estremo del periodo, una vera e propria gemma che renderà soddisfatto chi apprezza le derive più contorte e i riff da capogiro nello stile di Ulcerate, se si guarda al lato death metal, e Deathspell Omega, prendendo in considerazione la controparte black metal, ma anche chi è più avvezzo agli attacchi frontali e ad atmosfere occulte, l’accostamento ai Sinmara e altre realtà islandesi viene abbastanza naturale, con un’ottima mediazione tra le due componenti.
(Profound Lore Records, 2021)
1. Strongholds Of Awakening
2. Transcending Antecedent Visions
3. Obscuration
4. The Abrasive Black Dust Part II
5. The Foundations of Servitude