Nuovo lavoro per la band canadese Olde che con Pilgrimage pubblica il proprio terzo album, uscito il 19 marzo 2021 per Seeing Red Records, in collaborazione per questa prima uscita dell’anno insieme a Sludgelord Records. Nei suoi sette anni di vita il quintetto di Malton ha iniziato e proseguito con un genere che si è ingrandito durante gli anni come una valanga, sia per i riff che per i suoni, ma allo stesso tempo riuscendo a custodire la loro identità senza andare sacrificare la qualità delle idee per la quantità di volume, anzi.
Siamo alle prese con un valido album con base doom che viene valorizzato da atmosfere e idee compositive tipiche dello sludge, senza però estenuare chi ascolta con la percezione di un loop di riff ridondanti. Altra nota positiva è l’utilizzo di due chitarre in modo intelligente, con melodie a due. Potrebbe sembrare un’ovvietà, ma i neofiti del filone musicale in questione spesso non la considerano, relegando due chitarre alla riproduzione dello stesso riff. Ci sentiamo invece sollevati per aver trovato un full length valido per questo genere, senza avere il timore di ascoltare l’ennesima copia sfumata, o anacronistica, dei mostri sacri di un genere che è stato esasperato negli ultimi anni.
Il contenuto rispecchia l’anno di uscita del loro lavoro: Pilgrimage non suona come un EP della metà degli anni ’80, anche se ci sono riferimenti stilistici che arrivano da quell’era. Le influenze sono tante, passando dai Candlemass agli Electric Wizard, con parti hard rock e stoner rock che ravvivano l’ascolto senzarisultare come copiate e incollate dal “calderone delle buone idee”. Tutti i pezzi si legano bene sia fra di loro che al loro interno. La voce di Doug McLarty accompagna gli otto brani dell’album e conferisce un senso di sacralità. Non è un tono grave o da salmo ecclesiastico, ma una piacevole e intensa timbrica misuratamente sguaiata, che con il genere lega benissimo. A tratti richiama Yoshiaki Negishi dei Church of Misery di Master of Brutality, e per altre sfumature, nelle metriche più slegate dai riff di chitarra, si può rivivere la voce di Lars Göran Petrov degli Entombed. McLarty ha pubblicato il suo primo lavoro con un altro suo progetto, gli Holy Order, nel 1988: sa quello che sta facendo.
La prima traccia che apre il sipario, e lentamente prepara all’ascolto dell’album, è “Pilgrimage”, un pezzo che avanza solenne e che non poteva che essere posizionato come iniziale. Un’ottima partenza per questo full lenght che non ha pieghe stravaganti, ma riesce a farsi ascoltare dall’inizio alla fine senza essere ripetitivo. Una grande sfida per chi suona o ascolta questo genere. Seguono altri brani che, sempre incalzando il ritmo doom, si proiettano in una dimensione decadente. Con un misurato utilizzo di sintetizzatori nei punti giusti, gli otto brani si susseguono senza interrompere il flusso voluto dagli Olde. L’unica pecca la lunghezza dei brani, a volte troppo lunghi, ma come puoi soffocare un riff che suona bene e farlo finire quattro battute prima?
La traccia che più si distacca dall’andamento lento e incalzante è la stessa che non può passare inosservata per un italiano, il titolo è “Medico Della Peste”, sicuramente la più ritmata e rock’n’roll di tutto l’album, nonché la meno cupa. Ma mentre si pensa a ratti orgiastici e ad un simpatico medico della peste che danza furioso, gli Olde ci fanno capire che sono in grado di rimanere saldi al loro genere anche discostandosi dal sound portante dell’album, ma senza sbilanciarsi troppo da rendere il pezzo fuori dal coro. Se non dovesse bastare tutto questo, nel “pellegrinaggio” degli Olde si sono uniti come ospiti due chitarristi, Daniel Mongrain dei Voivod e Nichol S. Robertson.
Pilgrimage è un album che non lascia niente al caso, con la sicurezza di un genere che non vuole andare al passo con i tempi, ma allo stesso tempo sa come collocarsi con le sonorità correnti, un porto sicuro quindi per chi lentamente arriva ovunque. Buon pellegrinaggio.
(Seeing Red Records, Sludgelord Records, 2021)
1. Pilgrimage
2. A New King
3. Medico Della Peste
4. In Defiance
5. The Dead Hand
6. Depht Charge
7. Under Threatening Skies
8. Wastelands