Il nuovo incredibile ritorno dei Godspeed You! Black Emperor è un viaggio interiore che scava nel nostro passato, fino ad arrivare in fondo all’anima. A distanza di tre anni la band canadese si lancia nell’ennesimo percorso sperimentale, avvolti da un’aura incandescente e come sempre fuori da tutti gli schemi. Con questo nuovo album G_d’s PeeAt State’s End!, che conferma la collaborazione con Constellation Records, si apre un mondo distopico influenzato da distorsioni pazzesche, con composizioni lunghe e inconfondibili, con echi dei grandi classici. Il risultato è una mina dalle prospettive spaziose, con una grande adrenalina. Ancora una volta Efrim e compagni non hanno deluso le forti aspettative, per un album che mancava come il pane sulla scena underground contemporanea.
L’apertura di “A Military Alphabet (five eyes all blind) (4521.0kHz 6730.0kHz 4109.09kHz) / Job’s Lament / First of the Last Glaciers / where we break how we shine (Rockets from Mary)” mette subito in chiaro le intenzioni: un nucleo di nuove idee studiate nel periodo di vuoto cosmico dalle scene, che la band ha coltivato con una maturità sempre più unica e senza precedenti. Il brano si presenta con la tipica durata lunga estesa. Un segnale disturbato e distorto viene dall’ignoto, avvolto dall’inizio sensibile sugli strumenti portanti, come viola e violoncello. La chitarra silenziosa apre il suo spirito geniale, con un delay dormiente che si lascia travolgere da una distorsione ruvida che si sposa perfettamente con la sezione ritmica che cavalca un’onda dura come il marmo, per un tempo asimmetrico che dilania l’atmosfera. L’aggiunta di un effetto loop ripetitivo nel sottofondo innalza il valore della composizione, fino all’esplosione finale che rallenta di poco la struttura, per portare il sound in qualcosa di malato e graffiante. Questo primo squillo si chiude con il violino dolce e malinconico, sotto il tappeto infinito di suoni dissonanti, che si spengono in modo preciso. Su “Fire at Static Valley” invece arriva un temporale lontano e tutto il suono atmosferico si racchiude su una giornata monotona e noiosa come tutte le altre, dove la sofferenza incontra la libertà. La chitarra qui fa un lavoro sofisticato e di grande qualità, incastrando il feedback da brividi che scandisce il tempo come il battito del cuore. Immerso nei pensieri mistici di un cammino misterioso. In “Government Came” (9980.0kHz 3617.1kHz 4521.0 kHz) / Cliffs Gaze / cliffs’ gaze at empty waters’ rise / Ashes to Sea or Nearer to Thee” il basso corposo unisce la distorsione acida in un perfetto groove post-rock su continui rumori, l’ambiente si fa caldo con l’ingresso della batteria stupenda dalla perfetta esecuzione, malinconica e dal gusto amaro. Ad intervalli diversi ogni musicista entra in questo limbo triste, dal taglio emozionale al quale è impossibile rimanere indifferenti. Sul muro dissonante dei violini si agita la carica unica di questo collettivo, amante di mondi paralleli e cavalcate fuori da ogni struttura. Nella parte centrale della traccia prende vita un segnale invisibile che al rilento cresce su un tiro grandioso, una vera e propria esplosione di magia delicata e innocente, marchio tipico della band. Viene aggiunto anche uno xilofono, che prende il sopravvento fino alla fine, su una tematica spedita come un’opera cavalleresca. Una delle composizioni migliori di tutto il disco, chiusa con il rintocco di campane a festa. La conclusione di “OurSide Has to Win(for D.H)” viene lasciata al silenzio incantevole, impreziosito dai violini stupendi che abbandonano il percorso su una storia fiabesca e di grande armonia.
Il ritorno in grande stile per una delle band più importanti a livello mondiale in questo panorama, che fonde diversi generi per una bolla sperimentale d’altri tempi. Questo nuovo disco racchiude tutto un bagaglio fatto di orizzonti incredibili e visionari, che solo il collettivo di Montreal è in grado di poter raggiungere.
(Constellation Records, 2021)
1. A Military Alphabet (five eyes all blind) (4521.0kHz 6730.0kHz 4109.09kHz) / Job’s Lament / First of the Last Glaciers / where we break how we shine (Rockets for Mary)
2. Fire at Static Valley
3. “Government Came” (9980.0kHz 3617.1kHz 4521.0 kHz) / Cliffs Gaze / cliffs’ gaze at empty waters’ rise / Ashes to Sea or Nearer to Thee
4. Our Side Has to Win (for D.H.)