Saper pescare sapientemente dai pionieri e maggiori esponenti attuali della scena metalcore e post-hardcore è sempre meno facile. Aver personalità al giorno d’oggi presentando un album che attinge a piene mani da maestri come Converge, Birds In Row ed At The Drive In è davvero un’impresa ardua. I portoghesi Pledge sono stati capaci di smentire questa tendenza in forte aumento e, con il loro primo full length Haunted Visions, mettono in chiaro le cose: l’omologazione non è un qualcosa che a loro interessa anche solo vagamente.
Pregno di emotività e dolore, questo disco sa come impressionare fin dal primo ascolto partendo dalla sofferentissima componente vocale di Sofia Magalhães, passando dalle chitarre azzeccatissime e taglienti di Hugo Martins e Vasco Reis giungendo alla sempre precisa e convincente componente ritmica composta da Vítor Vaz al basso e da Filipe Romariz alla batteria. I nostri sono l’esatto motivo per cui è ancora possibile continuare ad amare questi generi che molto spesso non sono altro che suoni e passaggi triti e ritriti tipici dei generi e delle band a cui fanno riferimento. Brani come “Wrong Planet Syndrome” e “Today I Choose Life” basterebbero da soli a far meritare all’album almeno un ascolto grazie alla propria vena emotiva ed alle scelte stilistiche originali inserite in un contesto davvero molto ben architettato e funzionale. Sotto l’aspetto prettamente compositivo, si intende subito che abbiamo di fronte degli artisti che già in passato hanno avuto contatti con il mondo hardcore: ogni brano è stato sapientemente gestito per non assomigliarsi mai e non ricordare neanche vagamente gli altri che lo precedono/seguono.
La produzione cristallina da parte di André Gonçalves, che caparbiamente ha saputo far emergere i punti di forza dei cinque portoghesi, ha permesso ad ogni strumento di avere la propria rilevanza all’interno dell’album: nessun passaggio di chitarra è stato annebbiato, il basso è il perfetto collante tra la sezione ritmica e quella più prettamente melodica, la batteria è perfettamente distinguibile in ogni sua componente. Ogni scelta compiuta in fase di mixing e mastering ha innalzato il livello generale di Haunted Visions permettendo paragoni con dischi ben più conosciuti ed altisonanti del panorama hardcore.
A volte bisogna scavare più a fondo della superficie per trovare queste perle nascoste e fare in modo che possano giungere alle nostre orecchie. È sempre facile pensare che un genere sia in fase calante, è sempre più difficile dare una possibilità ad una band underground che potrebbe sorprenderci. È questo il caso dei portoghesi Pledge e del loro esordio in oggetto. Gran bel disco.
(Raging Planet Records, 2021)
1. Invisible Fires
2. Sudden Urge
3. Waves Of Chaos
4. The Great In-Betweeness
5. Yardbird
6. Wrong Planet Syndrome
7. Today I Choose Life
8. Despite Clarity
9. We All Die Alone
10. Ocean’s Depth