La scena francese sta offrendo ottime uscite in ambito post-rock in tempi recenti, tra il maestoso debutto dei Bruit ≤ e il ritorno delle sonorità più pestate degli Year of No Light, guardando a questo 2021, oppure le atmosfere oniriche e malinconiche di Requiem degli Silent Whale Becomes A° Dream, tornando indietro al 2017. Oltre ai vari nomi appena citati ce n’è un altro che in questi anni si sta facendo conoscere, quello dei ⊙ – L’Effondras, che giungono al terzo album della loro carriera con Anabasis, pubblicato da Medication Time Records in digitale e vinile (questa versione con l’aiuto di altre etichette quali Araki, Kerviniou Recordz e 98 Décibels), che ne conferma la crescita e ne consolida la posizione.
Il lavoro si apre con “The Grinding Wheel”, ideale sintesi di ciò che donano i 40 minuti totali di musica. L’incipit è carezzevole e immediatamente accattivante, rafforzato dal groove che si inserisce di lì a poco e dal crescendo d’intensità che prende il controllo del pezzo, elemento tipico del genere che qui viene gestito autorevolmente. Chiaramente Anabasis è un ascolto da intraprendere tutto d’un fiato, in cui ogni capitolo è la naturale successione del precedente ed è focalizzato nel modellare al meglio il risultato finale, riuscendo nell’intento. La dinamicità è essenziale così come il mantenimento di una delicatezza perpetua, i cui sentori rimangono anche negli attimi più concitati. Dopo l’opener si hanno passaggi più movimentati, la lunga e vivace “Ce que Révèle l’Éclipse” e “Aura Phase”, che ne mantiene il mood nonostante la durata minore, per poi lasciarsi andare a sensazioni molto più leggiadre. Nel finale, infatti, le sonorità tornano a essere progressivamente più delicate, prima con le incursioni in pulito di “Anhedonia” e in un secondo momento con il notevole epilogo del disco, “Norea”. Quest’ultimo pezzo introduce elementi come un soffuso cantato/parlato in pulito e delle atmosfere vagamente shoegaze, regalando una conclusione non esattamente in linea con le aspettative che ci si poteva fare dopo i primi pezzi, ma azzeccatissima e capace di essere un ulteriore valore aggiunto del lavoro.
Anabasis è un album completo, che col passare dei minuti cresce senza interruzioni e conferma tutti gli spunti positivi che si potevano sentire nel debutto omonimo (2014, Dur Et Doux) e in Les Flavescences (2017, Noise Parade, Dur Et Doux). Gli elementi classici del post-rock sono centrali ma non risultano mai derivativi da altre formazioni, tra attimi soavi, riprese più incalzanti e melodie che accompagnano per gran parte dell’ascolto. Un sogno sempre più coinvolgente, che nella sua seconda metà si distende e si lascia andare fino al risveglio e non merita di passare in sordina.
(Medication Time Records, Araki, Kerviniou Recordz, 98 Décibels, 2021)
1. The Grinding Wheel
2. Ce que Révèle l’Éclipse
3. Aura Phase
4. Anhedonia
5. Norea