Uscito a giugno per Room40, etichetta di Lawrence English, Petra è un nuovo capitolo della carriera di Alberto Boccardi, musicista nostrano che da un decennio sperimenta nell’ambito della musica elettroacustica, sia con collaborazioni che con lavori solisti. La genesi di questo lavoro risale al periodo tra 2015 e 2020, in cui Boccardi ha vissuto a Il Cairo, e vuole segnare la fine di questo capitolo prima di un nuovo inizio, determinato dal suo ritorno a Milano.
L’anima dell’ascolto è la contrapposizione, gli scenari frenetici e palpitanti della città nordafricana sono ben diversi dalle atmosfere placide dei cinque pezzi, in cui i silenzi si ricavano un ruolo fondamentale. La progressiva crescita di “Arenaria 1” pare introdurre il disco soffermandosi sul disorientamento generato dal caos e gli scenari imprevedibili che si trovano in una metropoli del genere, più che sul descrivere in musica la confusione in senso stretto. I pochi suoni, infatti, non danno punti di riferimento, sono caratterizzati da mutamenti e sottrazioni, più o meno bruschi. Con la successiva seconda parte del pezzo e “La Testa Cade A Piombo” il sound si mantiene sempre più distaccato e con tocchi sciagurati, una dinamicità, seppur contestuale a un approccio minimale e talvolta vicino al drone, che cattura l’attenzione e fa viaggiare la mente verso nuovi orizzonti, apparentemente indecifrabili. Si può percepire la posizione intermedia che il musicista ha voluto descrivere, l’anima del cambiamento e lo spaesamento che si prova quando si è in un limbo tra passato e futuro, senza nulla a cui aggrapparsi. I primi pezzi introducono all’ascolto, con le atmosfere recondite e a tratti malinconiche che man mano si fortificano. Altro elemento che cristallizza a modo suo la natura intima di Petra è la voce delicata di Cinzia De Lorenzi, col suo parlato soffuso che si lega bene alle composizioni e solidifica l’evoluzione continua dell’ascolto, che si sviluppa fino a concludersi con le sonorità dai tratti ambient di “Una Variopinta Immagine Divisa”.
Mettendo a nudo ciò che gli anni passati a Il Cairo gli hanno lasciato, Boccardi permette anche all’ascoltatore di compiere un viaggio nella propria psiche, visto che per tutta la durata dei brani i loro tocchi delicati, per quanto non sempre privi di tensione, si dimostrano introspettivi. Petra è un viaggio particolare, fondato su suoni dai toni freddi e sulla loro assenza; un altro, intrigante, tassello della carriera del musicista nostrano.
(Room40, 2022)
1. Arenaria 1
2. Arenaria 2
3. La Testa Cade A Piombo
4. Silice
5. Una Variopinta Immagine Divisa