Chi dice che la scena prog è oramai solo nostalgia di suoni di un passato sepolto per sempre verrà subito smentito dall’ascolto di Seasons, album d’esordio dei norvegesi Wizrd, band che a primo impatto evoca gli Yes superandoli tuttavia (e non è poco) a livello strutturale con evoluzioni e progressioni che hanno spesso come punto di partenza e terminale la musica jazz sapientemente mischiata con il rock.
L’impatto sonoro di questo Seasons, infatti, è decisamente graffiante per rabbia e vivacità, ai quali però si alternano quasi a sorpresa momenti di delicatezza e di ricerca che lasciano sbalorditi e che non fanno neanche pesare più di tanto la preparazione dei membri del gruppo che potrebbero anche, ingiustamente, essere sospettati di essere troppo saputelli e virtuosi. Per quanto riguarda i pezzi in playlist, l’album si apre con “Lessons” il cui giro di basso si fa apprezzare per spessore e qualità, mentre con “Free Will” si viene subito travolti da una valanga sonora che ricorda il migliore Frank Zappa; si prosegue quindi con la robusta “Spitfire” e “All Is As It Should Be”, che sembra fare il verso addirittura agli Who, per poi passare a “Divine” che è di sicuro il pezzo piu sperimentale del lotto a base di distorsioni, cambi di ritmo e voci filtrate che lasciano decisamente il segno. L’album si conclude con “When You Call”, ovvero il tipico pezzo-congedo che riassume quanto ascoltato in precedenza.
Esordio quindi più che promettente da parte dei Wizrd e ottima l’intuizione della Karisma Records di puntare su di loro.
(Karisma Records, 2022)
1. Lessons
2. Free Will
3. Spitfire
4. All Is As It Should Be
5. Show Me What You Got
6. Fire & Water
7. Divine
8. When You Call