I The Color of Cyan sono un combo americano nato a Chicago, i loro paesaggi sonori creano un grandioso e stratosferico mondo cinematografico fatto di tematiche suggestive e personali che nuotano in un post-rock a tratti post-metal. Le dissonanze collettive nelle chitarre creano un racconto drammatico, ricco di colpi di scena. Dopo il periodo pandemico la band si riunisce per dar voce al secondo capitolo in studio della loro carriera dal titolo Egress, prodotto dall’etichetta tedesca Guideline Records. Il sound del lavoro è prettamente strumentale e al suo interno si narra del tempo e del rapporto di due persone attraverso diversi stati d’animo come l’amore e il dolore, prima di un imminente colpo al cuore, invitando a godersi questi ultimi attimi di una vita intensa e indimenticabile.
“Sunwounds” apre in modo sensuale questo disco, con l’arpeggio di chitarra sontuoso e i delay in lontananza che accompagnano il violino triste e abbandonato. Poi a piccoli tratti il brano inizia ad accendersi con un balzo deciso del basso e le percussioni dinamiche, che liberano un’aura dolce e magnetica esplodendo nella distorsione finale con rabbia. “When Autumn” procede nel silenzio con un giro morbido e confortevole: qui la ritmica trova subito un giro potente e di sfida che va ad incontrare il talento unico del chitarrista, lanciando le emozioni in un involucro pesante e aggressivo. Con “Water Drawings” si spostano gli orizzonti verso una tematica più soffice, che va a rilento verso un unico obiettivo sensibile utile a una cura rigenerante. La batteria accoglie con entusiasmo un passaggio d’intimità, per uno dei brani più dolci e riusciti. La seconda parte dell’album si mette in moto con la breve parentesi in “The Crossing” che funge da intermezzo radiofonico e invita la seguente “To Another Road”, uno dei brani più ispirati e calorosi del lotto. La ritmica qui innalza con decisione il muro infinito di suoni angelici, per poi rallentare di poco nel mezzo chiudendo gli occhi su un mondo speciale. Un attimo prima di chiudere, “Far Below The Waves” si addolcisce sul giro math-rock del basso per un’atmosfera criptica e orchestrale. Il disco poi si arresta sulla title-track “Egress”, una traccia stupenda che si culla a dovere verso un ambientazione commovente da colonna sonora, alla ricerca di una felicità che ormai sembrava perduta.
Egress è un lavoro importante molto diverso dal disco d’esordio; qui la band fa affidamento su una nuova teatralità che porta il risultato verso una profonda interpretazione lucida e caratteristica.
(Guideline Records, 2023)
1. Sunwounds
2. When Autumn
3. Water Drawings
4. The Crossing
5. To Another Road
6. Far Below The Waves
7. Egress