L’ambizioso trio jazz norvegese Bushman’s Revenge si fa carico di emozioni, rispolverando un eccitante percorso sperimentale ricco di energia e tematiche esilaranti. Il gruppo nasce nel 2003 a Oslo creando un insieme di sonorità creative e liberatorie, che fa dei musicisti un genere tutto loro difficile da duplicare. L’esordio in studio nel 2007 con l’album Cowboy Music pone le basi di un terreno fertile e frizzante che esplora una filosofia rumorosa ed elaborata; a questo seguiranno altri dieci album di infallibile qualità. In questo nuovo brillante lavoro, l’undicesimo della loro carriera, dal titolo All the Better for Seeing You (prodotto e distribuito dall’etichetta Is It Jazz? Records), il trio mescola ancora una volta le carte riuscendo a guadagnarsi un’ennesima reputazione importante dalla critica. Al suo interno non esiste una linea vocale guida, ma un vortice estenuante di suoni magnetici e rilassanti che portano l’ascoltatore alla scoperta di un mondo nuovo e naturale.
La traccia d’apertura “Halvannen Time” avvia una passeggiata dolce che va a rilento sull’effetto scorrevole della chitarra e il basso che colora un’emozione audace insieme al tempo sospeso delle percussioni, osservando una calda giornata immaginaria in periferia. La seguente “Last Cup Of Zorro” aggiunge elementi più corposi, dando una forza maggiore al brano e alle proprie intenzioni sonore, diventando presto il primo singolo di questo disco. La batteria qui regge il tenace rapporto complesso del basso e le innumerevoli visioni mistiche del chitarrista, per un risultato affascinante. “Hollowed Be Thy Fame” è composta dal turbine di rullate eseguite dal batterista Nilssen, che si addentra in un lato oscuro abbracciando un approccio anni Sessanta con stile e eleganza per una canzone stupenda e orchestrale, la migliore in assoluto. Il trittico conclusivo inizia con la malinconia di “Stolen From a Blind Monkey”, una suite lenta che mette in luce la propria identità culturale antica. Passiamo poi alla monumentale opera “Raptus Norvegicus” una classica ambientazione free jazz con contaminazioni fusion, dove si materializza un crescendo di assoli epici di chitarra e il talento indiscusso dei tre artisti. La traccia finale “Takk For Seg” e un silenzioso tocco delle percussioni chiudono con romanticismo l’opera.
I Bushman’s Revenge continuano a sorprendere tutti con il loro sound incredibile, mantenendo alti i livelli musicali con un gigantesco disco piacevole.
(Is It Jazz? Records, 2023)
1. Halvannen Time – an hour and a half, more than enough
2. Last Cup Of Zorro
3. Hollowed Be Thy Fame
4. Stolen From a Blind Monkey
5. Raptus Norvegicus
6. Takk For Seg