I Treebeard sono un eccellente combo post-rock nato a Melbourne in Australia il cui sound intraprende percorsi sofisticati ricchi di atmosfere possenti e sperimentali. La band, a distanza di due anni dalla release originaria, firma con la formidabile label Bird’s Robe per pubblicare la ristampa ufficiale di Nostalgia, capolavoro di debutto pubblicato nel 2021. Tra le influenze principali dei Nostri figurano Mogwai e We Lost the Sea e possiamo descrivere questo disco come una pietra miliare attraente ed emotiva che si impreziosisce di tematiche dolci e rilassanti, trascinando la nostra anima dentro luoghi fiabeschi.
L’iniziale messaggio criptico di “Flatgates” avvia un conto alla rovescia alla ricerca di una linea malinconica, prima di esplodere con un balzo gonfio delle distorsioni e una trascinante cavalcata dura. Un brano breve e martellante che fa da apripista a questo sensazionale lavoro. Segue la prima monumentale suite di dieci minuti in “The Ratcatcher” e un nostalgico timbro vocale di un coro melodico, l’arpeggio soffice di chitarra poi abbraccia l’atmosfera sensibile di ricordi del passato. La voce sposta dolcemente l’emozione in una traccia preziosa e orecchiabile, fino alla conclusione magnetica e furiosa in chiave post-metal. “Pollen” invece presenta le basi ottimali per un viaggio spaziale, con un buon ritornello commerciale e rappresentativo. La title-track “Nostalgia” a seguire è un piccolo intermezzo strumentale con le due chitarre che incastrano un sentimentale sospiro collegandosi a “8×0”, la canzone che conclude il primo resoconto dell’album e dove si lascia spazio ad un monologo distorto e misterioso: il basso qui ruggisce su una scrittura oscura quasi sludge, mentre la carica distruttiva della ritmica esplode in una liturgia frenetica per incontrare una tregua prima della parte finale, per uno dei brani più calorosi e pesanti dell’intera posta. La successiva “Terra” torna a risplendere come un organismo prezioso e compie un giro armonioso, compiendo un balzo autentico nel riff portante ricco di adrenalina. Prima di chiudere infine ci lasciamo coccolare dalla dolcezza importante in “Dear Magdalena”, una composizione stupenda con una lieve tristezza al suo interno. La fine viene affidata alla reprise di “Nostalgia II” per un vortice estremo di distorsioni che impatta in un potente e improvviso passaggio, onorando a pieno il percorso unico.
I Treebeard sono pronti a fare un ulteriore salto di qualità annunciando nuovo materiale per il nuovo anno e rispolverano questo esordio completo e riflessivo, che li posiziona al centro del genere con una qualità impeccabile.
(Bird’s Robe, 2023)
1. Flatgates
2. The Ratcatcher
3. Pollen
4. Nostalgia
5. 8×0
6. Terra
7. Dear Magdalena
8. Nostalgia II