Gli Endless Loss sono un misterioso duo proveniente da Adelaide, Australia del sud, e di loro si sa veramente poco, inclusi i nomi dei componenti. All’attivo hanno un demo, un live album, ed un EP uscito nel 2022. Dopo 2 anni di silenzio, i Nostri sono tornati a farsi sentire con un nuovo album intitolato Traversing the Mephitic Artery. Il genere proposto è un cavernoso ed agguerrito death metal, che molto spesso sfocia nel black metal, formando un ottimo mix tra i due generi. Tutti i brani di Traversing the Mephitic Artery sono avvolti da un’aura molto sulfurea, ed il livello di violenza musicale proposta è ottima. Nel loro caso però, la violenza non è mai gratuita: nonostante una produzione un po’ confusa, tute le canzoni sono ragionate e ben studiate, incluse armonie e cambi di tempo che danno un tocco personale all’intero disco, il che non lo fa risultare noioso. Apro una piccola parentesi riguardo la produzione: prima l’ho definita “confusa” in quanto i suoni sono un po’ ovattati e a mio avviso le chitarre si perdono nel mix finale; nonostante questo, però, ritengo che questi suoni paludosi aiutino a creare un alone ancora più misterioso intorno a Traversing the Mephitic Artery, e, in altre parole, a rendere l’album ancora più godibile e personale.
Il disco inizia con un’intro che mi ricorda certi dischi dei primi anni Novanta, quando la vita era ancora bella e tutti noi eravamo giovani e forti, facendomi scattare il momento nostalgia. Nostalgia che però viene subito spazzata via a calci dalle prime due ottime canzoni “Nexus webs of Malefic Prescience” e “Vertiginous Depths of Unchained Hedonism” (forse la più violenta dell’intero lavoro). Queste prime due tracce segnano il passo per quello che verrà dopo: ottimi pezzi che trascinano l’ascoltatore in una discesa nelle parti più remote dell’inferno. L’album scivola via molto bene, anche se in qualche sporadico caso si sente un po’ di confusione a livello di scrittura dei pezzi, come ad esempio in “Looming Ire” che sembra sia stata scritta molto frettolosamente. Come dicevo, questi sono però solo sporadici casi, in quanto gli Endless Loss sono riusciti a scrivere un ottimo disco, con canzoni che lasciano il segno, grazie anche agli ottimi arrangiamenti ed interessanti soluzioni di cui le canzoni sono ricche. È questo il caso ad esempio della title-track, a mio avviso la migliore dell’album, o “Sepulchre of Violent Consummation”. Chiude il lotto “Impenitent Draconian Triumph”, altrettanto bella, breve e violenta, con un inaspettato cambio di tempo che sono sicuro farà scapocciare più di una persona. A favore del disco gioca anche una durata abbastanza ridotta delle canzoni, che quindi sulla distanza non sono noiose e fanno venire voglia di riascoltare l’album dall’inizio.
Con Traversing the Mephitic Artery gli Endless Loss sono riusciti a scrivere un eccellente ed infernale debutto, che sono sicuro farà felice molti estimatori del death e black metal più cupo e cavernoso.
(Nuclear Winter Records, 2024)
1. Oppugned Sentience
2. Nexus Webs of Malefic Prescience
3. Vertiginous Depths of Unchained Hedonism
4. Grave Subjugation
5. Looming Ire
6. Mouldering Resurrection
7. Traversing the Mephitic Artery
8. Sepulchre of Violent Consummation
9. Impenitent Draconian Triumph