I Concrete Winds hanno le idee chiare: spingersi sempre oltre. Partiti con il debutto del 2019, quel Primitive Force – e già il titolo qualcosa lasciava presagire – che spalancava le finestre sul loro osceno mondo dalle tinte death metal, due anni dopo, col mondo che contava i morti della pandemia, ecco che Nerve Butcher spostava il duo qualche km più a fondo nella follia di un sound che (come tante altre band in quel periodo) risentiva della tragicità degli eventi.
E nel 2024 come suona la creatura di PJ (chitarra e voce) e Mikko (batteria)? Semplice: il death ha lasciato campo a un grindcore violentissimo, un muro di cattiveria dove l’ascoltatore potrà godere della superficie ruvida, così rigogliosa di spigoli dove spaccarsi a dovere il cranio. Musica che vede le chitarre rincorrersi, toccarsi, esplodere per poi ripartire in direzioni sempre diverse. Brani ipercinetici, di breve durata, dai due ai tre minuti, piccoli manuali di distruzione totale. La cosa buffa è che PJ trova spazio per infilarci melodie, quasi orecchiabili, e brevissimi soli di chitarra che rimandano ai Morbid Angel, a quel genio infernale che risponde al nome di Trey Azagthoth. Il rischio potrebbe essere che la loro musica, almeno superficialmente, non possa essere compresa appieno: il sound è davvero complesso, la violenza che esce dai ventisette (!!!) minuti potrebbe apparire come gratuita, un piatto cucinato in fretta e furia, tipo quei polpettoni svuota frigorifero dove ingredienti a caso, quasi sempre respingenti tra loro, non hanno ragione di coesistere. Invece Concrete Winds – credo che intitolare il disco così, semplicemente col proprio nome, sia significativo – è l’esatto contrario. È musica che nasce dal caos primordiale, plasmandolo, domandolo, riportandolo ad una forma che, solo apparentemente, possiamo riconoscere.
Ma ascolto dopo ascolto, questa creatura sa mutare forma, sa colpire nel profondo, a sorpresa, in modi sempre nuovi, ed è qui la bravura dei Nostri, l’Arte che va oltre, l’Arte che, come dicono loro nel comunicato stampa: “deve far male“. Preparate cerotti, pomata, ghiaccio: la degenza sarà lunga.
(Sepulchral Voice Records, 2024)
1. Permanent Dissonance
2. Virulent Glow
3. Daylight Amputations
4. Infernal Repeater
5. Subterranean Persuasion
6. Hell Trance
7. Systematic Distortion
8. Demented Gospels
9. Pounding Devotion