Il progetto delving è un affascinante viaggio mistico nato dalla mente geniale del polistrumentista Nick DiSalvo, leader della band sperimentale Elder. Il compositore tedesco mette in risalto tutta la sua fantasia per la musica krautrock in questa nuova creatura che rivolge lo sguardo a orizzonti diversi rispetto al rock classico, esplorando una varietà di generi che arriva fino alla musica elettronica e creando un autentico rifugio per anime fragili. Il tutto viene narrato in questo secondo full-length dal titolo All Paths Diverge prodotto per l’etichetta Stickman Records.
“Sentinel” apre gli occhi in un mondo sotterraneo con un segnale spaziale che arriva da lontano, accogliendo subito l’apertura stupenda del pianoforte e il passaggio deciso della batteria che si lancia in una corsa tecnica e accattivante finalizzata nel virtuoso assolo di chitarra e in una lunga e notevole cavalcata ricca di colpi di scena, per un finale distruttivo. Segue uno dei primi singoli, “Omnipresence”, con il battito pulsante sospeso in un synth corposo che lascia una piacevole sensazione come di scoperta di un luogo fantascientifico; il basso ipnotico quì unisce una ritmica grandiosa ad un’atmosfera dolce e rilassante. Poi nella parte centrale il brano cambia direzione, con un bridge incredibile e sonorità mastodontiche che si avvicinano alla vecchia scuola dei King Crimson. Il giro di chitarra frizzante in “Chain Of Mind” invece dà il via ad una corsa contro il tempo che si infrange su una struttura sinfonica e il delay si prende tutta la scena, aumentando il valore tecnico della traccia che riesce a scolpire un segnale vibrante (a tratti math rock) e una chiusura devastante. L’emozione dolce di “New Meridian” calma gli animi creando un caleidoscopio infinito, poi la traccia si evolve in un’ennesima e trionfante esecuzione sonora. Ci soffermiamo poi a dovere sulle note di “Zodiak”, notando una delle canzoni migliori del lotto dove le tinte jazz fusion si mescolano a riff pesanti di chitarra e numerosi cambi; sul passaggio finale fanno capolino degli accenni progressive metal, poi la traccia si arresta in un silenzio oscuro. Prima della fine il sensibile arpeggio di “The Ascetic” dà un colore malinconico al disco, innescando un cambio più pesante e riflessivo. Chiudiamo con il sintetizzatore ovattato di “Vanish With Grace” che ancora una volta apre un percorso lucente al suo passaggio e la drum machine gonfia di calore collega il tocco ambient ad un’elettronica attraente.
Questo grande enigma da decifrare e gustare tutto d’un fiato si racchiude in All Paths Diverge, un’esperienza affascinante da godersi ad occhi chiusi.
(Stickman Records, 2024)
1. Sentinel
2. Omnipresence
3. Chain Of Mind
4. New Meridian
5. Zodiak
6. The Ascetic
7. Vanish With Grace