Il 03 marzo 2025 la TOTEN SCHWAN RECORDS pubblicherà Filles d’Octobre, il nuovo album del PUTAN CLUB, un doppio album registrato durante un nostro rituale all’Amplifest (festival avant-rock/metal, Portogallo). Un’edizione limitata a 3000 copie, su doppio vinile e CD. Non ci sarà mai una ristampa: la nostra vita è altrove che nell’industria musicale. Il nostro modus operandi – quasi senza album & senza agenzie – ci permette da anni di fare più di 150 concerti all’anno, dove e quando vogliamo: Europa, Asia, Asia Centrale, Americhe, Afriche, Australia , Nuova Zelanda…
Trans-generi: avant-rock, ethno, techno, flamenco, Olivier Messiaen, Keiji Haino o Jennifer Lopez. È la musica che ci affascina e non le sue chiese. Il PUTAN CLUB non è un gruppo ma un banco di prova.
Il PUTAN CLUB è inteso come cellula di resistenza caratterizzata da una modalità di azione (di forza in vari luoghi) molto vicina alle prime trame dei partigiani europei durante l’ultima guerra mondiale e oggi degli oppositori di tutto il mondo. La resistenza è organizzata con i mezzi arcaici e immediati del nostro secolo: voci e voci elettriche, carri armati e parole contate, come dire dalla pittura rupestre al concettualismo più audace, dall’avant-rock alla musica classica contemporanea, dalla ferocia tribale alla techno più brutale, dal bacio in bocca al calcio in culo.
Il PUTAN CLUB non appartiene a nessuna Chiesa (rock, techno, jazz, avant, punk, ethno o what the f#ckever) ma si dà il diritto di essere tutto questo. E lo ha dimostrato, da Laâyoune a Pechino. Infine, il PUTAN CLUB collabora regolarmente con altri demoni come Lydia Lunch, Eugene S. Robinson, Lotfi Bouchnak, Denis Lavant e altri sciamani e maestre-guaritrice d’Asia e d’Africa.
“Come abbiamo potuto perderci questo ? Una collisione amorosa tra Young Gods, Nine Inch Nails e i primi Ants quando le cose si fanno tribali ed etno, il Putan Club sviluppa un suono sorprendente e originale – e il concerto è enorme. Il pubblico è affascinato dal duo franco-italiano, così perfetti e così mozzafiato che rimaniamo sbalorditi dalla loro genialità. Il Putan Club è una rivelazione esplosiva. Una ragazza dai capelli ricci di medusa che fa rotolare la sporcizia del suo basso con un groove perfetto e uno stronzo alla chitarra che sottolinea l’inferno. Esplodono, letteralmente. Il loro computer si occupa dei compiti ritmici mentre i riff vengono trasmessi con veleno noisenik e pura potenza. C’è il crepitio e la macinatura dell’INDUSTRIAL e la visione d’avanguardia del POST-PUNK così come un onnipotente groove della TECHNO DEATH che scricchiola nell’AFRICA CRUDA e nella FEROCIA ORIGINARIA. Sono la migliore band di cui avrei dovuto sentire parlare. Una priorità che dovete ascoltare. Adesso !”
John Robb – LOUDER THAN WAR (UK)
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