Gli YASS sono un duo tedesco techno sperimentale di grande spessore che nuota con decisione verso un sound roccioso e dissonante. La loro viscerale fusione musicale nasce nel 2012 dalle menti geniali di Markus e Frank e muovendosi all’interno di generi come krautrock e il post-punk con un tappeto sensazionale di emozioni forti e trascendentali. Il terzo lavoro in studio Feel Safe non è altro che un’autentica conferma del loro percorso e una massiccia esecuzione musicale che ti cattura al suo interno come una calamita, nonostante risulti complesso e rumoroso al suo primo ascolto.
Questa centrifuga vibrante inizia con il tempo scandito e potente di “In The Basement”, un brano disturbante che spalma il beat elettronico delle due voci in un esecuzione chitarristica irregolare, incastrando un ritornello violento e urlante racchiuso dal synth spaziale alla Kraftwerk. “Got Hurt” segue il viaggio oscuro di una storia inquietante dove la batteria parte spedita in un cavalcata delirante che ci catapulta in una notte nebbiosa; la ritmica del pezzo toglie il respiro e mette in risalto un tiro eccezionale. “Suit” invece suona come una canzone stravagante dal timbro disturbante ma di notevole qualità, che solo sul passaggio finale prova a trasmettere una leggera emozione morbida. Sull’intro di “NoBot” poi sembra di ascoltare qualcosa fuori dal tempo e sulla struttura ripetitiva prende vita una composizione insolita e stressante, che riprende la propria strada uniforme e gloriosa sulle note di “Pulse”. Senza dubbio uno dei punti più alti di questo lavoro che si scaglia con forza in una folle corsa infuocata dai suoni martellanti e sperimentali. Nel trittico finale i Nostri compiono uno sforzo maggiore e costruttivo, a partire dalla linea vocale ricca di colpi scena in “T.I.V.” con una drum machine travolgente che affonda gli artigli in un rumoroso racconto. Passando poi per un’altra suite krautrock, la pulsante e dinamica “City Lights”, una traccia avvolgente ipnotica che si spegne nel silenzio finale. Chiudiamo questa lunga e inesorabile opera con la title-track “Feel Safe” e il suo muro di voci amplificate in un limbo sospeso nell’aldilà, che termina con una chiusura importante e innovativa.
Feel Safe è un album ben strutturato ma non di facile ascolto, che invece di farci sentire al sicuro ci trascina a ripetizione all’interno di una bolla ossessiva che nonostante tutto fa centro, trascinando l’ascoltatore all’interno di un cupo viaggio tridimensionale.
(CRAZYSANE RECORDS, 2025)
1. In The Basement
2. Got Hurt
3. Suit
4. NoBot
5. Pulse
6. T.I.V.
7. City Lights
8. Feel Safe