Gli Orthodox di A Door Left Open sono americani, arrivano da Nashville e, ovviamente, non sono da confondere con i doomster di Siviglia, loro omonimi. La distanza geografica non è la sola a differenziare i ragazzi del Tennessee dai loro colleghi spagnoli ma c’entra, in maniera ancor più evidente, lo stile musicale. Infatti i Nostri fanno un bel miscuglio di nu metal, metalcore, hardcore, riuscendo nell’impresa di forgiare un sound che a tratti risulta molto convincente.
Se la band paga dazio all’originalità, visto che molte delle loro influenze saltano fuori in maniera palese, va sicuramente riconosciuto loro una certa abilità nel riuscire a concentrare tutti gli aspetti positivi di un suono diretto, violento, senza fronzoli e con un occhio attento alle melodie in pochi minuti, 32 complessivi, che rendono l’album scorrevolissimo e piacevole da ascoltare più volte di seguito. Il cantante Adam Easterling è il vero faro, dietro la sua guida tutta la band procede spedita e macina senza alcuna pietà, riuscendo a calibrare al meglio le varie anime che albergano nel songwriting; ritmiche tirate allo strenuo, melodie facilmente memorizzabili e mai banali, un certo gusto per la volgarità e cafoneria. Con midtempo carichi di groove, tra Pantera e tutta la roba southern che tanto piace ai bifolchi di quelle lande (“Can You Save Me?”); con linee vocali nervose, tipiche del disagio esistenziale del nu metal (“Blend in with the Weak”); con chitarre che ogni tanto vagano sul pentagramma di Robb Flynn con quei fischi assordanti delle chitarre (“Godless Grace”); con basso e batteria in perenne sincopatia che infarciscono di pulsazioni malaticce ogni brano (“Dread Weight”); con strappi tra elettronica dal piglio volgare (“Searching for a Pulse”) e follie alla Slipknot (“Step Inside”).
Con tutto questo, con tre featuring del calibro di Matt McDougal (Boundaries), Andrew Neufeld (Comeback Kid) e Brann Dailor (Mastondon) e con un focus sempre in bolla per quanto riguarda la coerenza artistica, gli Orthodox al quinto disco in studio, il secondo su Century Media, pare abbiano staccato il biglietto per la prima classe e possono godersi il viaggio verso la loro meritata fetta di cielo.
(Century Media Records, 2025)
1. Can You Save Me?
2. Body Chalk
3. Dread Weight
4. Blend in with the Weak (feat. Matt McDougal)
5. Godless Grace
6. Keep You Blessings
7. Sacred Place
8. Step Inside
9. One Less Body (feat. Brann Dailor)
10. Searching for a Pulse
11. Commit to Consequence (feat. Andrew Neufeld)
12 Will You Hate Me?