Un progetto che nasce dalla voglia di sperimentare liberamente nell’ambito delle sonorizzazioni.
Un lavoro che viene definito corale dalla stessa Sammarelli, “ognuno di noi ha portato qualcosa alla sonorizzazione che è stato poi sviluppato insieme”, e la coesione dei quattro si percepisce chiaramente fin dal primo ascolto. Coesione che è stata una scommessa, afferma Xabier Iriondo, in quanto, nonostante la conoscenza decennale tra tutti e quattro, non si erano mai trovati a incidere insieme.
Il disco condensa ciò che sono state le sonorizzazioni dal vivo presentate a inizio 2025, la composizione è stata svolta in soli quattro intensi giorni al Centro Musica di Modena dove il quartetto ha avuto piena libertà creativa per mettere insieme la propria interpretazione sonora del Metropolis di Fritz Lang. Risultando in un disco che si presta all’ascolto anche al di fuori del classico cine-concerto (che rimane la dimensione ideale per questa tipologia di lavori).
È stata un’esperienza a tutto tondo che ha dato ai musicisti tutta la libertà creativa possibile, soprattutto in fase compositiva dove “la musica va legata alle immagini del film e in qualche modo c’è molta più libertà artistica non dovendo pensare ad una cosa standard come la forma canzone, e permette di sperimentare in una maniera più aperta” racconta Sammarelli.
Tenendo conto del background di matrice rock di ognuno di loro, il risultato non può che essere vicino a quel mondo. Nella sonorizzazione si alternano momenti ‘muscolosi’, decisamente kraut-rock, a momenti più ambient e psichedelici, quasi eterei e in linea con l’aura di alcune scene della pellicola.
“L’Aggressione di Rotwang” è l’estratto scelto di comune accordo dai quattro per dare un primo assaggio di questo lavoro. È il brano che secondo loro più di tutti sottolinea la matrice rock della sonorizzazione ma allo stesso tempo contiene al suo interno tutte le sfaccettature che si ritrovano negli altri brani.
Un’unione di anime tra un Moog aggressivo e una batteria ipnotica, l’impatto è sicuramente forte e non manca di richiamare alla mente le corrispettive immagini della scena con lo scienziato Rotwang protagonista.