In Francia, oltre ad una foltissima schiera di band black metal, si trovano anche degli ottimi gruppi di vari altri generi. In questo caso siamo rimasti colpiti dal lavoro degli A.c.o.D., complessino di Marsiglia attivo dal 2006 dedito al death metal. Questo The Divine Triumph è la loro sesta opera tra EP e full length.
Il loro lavoro è suddiviso in undici capitoli rocciosi ed oscuri. La prima traccia che ci viene offerta è una classica opener strumentale dai toni abbastanza epici, potrebbe funzionare per film o serie tv a tema medievale. Si parte seriamente con il secondo brano dal titolo “Omnes Tenebrae”. Fin dal primo ascolto rimaniamo positivamente colpiti dalla produzione cristallina dell’album. I grugniti del frontman Fred sono in pieno stile blackened death metal. Le cavalcate epiche in salsa death metal non conoscono quasi pace in questo lotto di brani: “Between Worlds” è una canzone brutale condita anche di ottimi e sapienti tremolo picking, a nostro avviso il pezzo più interessate da loro partorito in questo disco. La titletrack stranamente rimane un po’ indigesta, perché non riesce ad entrare nella mente dell’ascoltatore, un vero peccato, ma sappiamo che brani come questo sono sempre i più attesi. Questa monotonia continua per un paio di brani, ma viene fortunatamente spezzata con l’eccellente e conclusiva “Sleeping Shores”, suite da poco più di otto minuti di durata, molto intensa ed ispirata.
Che dire di questo lavoro? Beh, stiamo parlando di una band assolutamente rodata, che tra l’altro ha condiviso il palco con pesi massimi del settore (Anaal Nathrakh su tutti). Sono sicuramente promossi con un buon voto, ma manca ancora qualcosa per spiccare definitivamente il volo.
(Jive Epic France, 2018)
1. L’ascension des abysses
2. Omnes Tenebrae
3. Road to Nowhere
4. Broken Eyes
5. Between Worlds
6. Tristis Unda
7. Sanity Falls
8. The Divine Triumph
9. Fleshcell
10. Beyond Depths
11. Sleeping Shores