Come ben sappiamo la strada che ha attraversato il rock negli anni Novanta è stata lastricata di album seminali e veri e propri cult; una delle pietre fondamentali da cui è formata è stato inserito con veemenza dagli Helmet, che nel 1993 pubblicarono il loro album più imponente, ovvero Meantime.
Fa piacere quindi trovarsi tra le mani, e nelle orecchie, questo tribute album prodotto dalla Magnetic Eye Records, nel quale i dieci brani dell’opera vengono rimaneggiati da interessanti band del circuito “alternative rock” odierno a cui bisogna aggiungere, nel caso dell’edizione redux, altre sei tracce“extra” provenienti da altre opere del quartetto newyorkese, comunque sempre in sintonia con questa operazione che possiamo considerare un omaggio alla carriera degli Helmet. L’ibrido e sempre moderno suono degli Helmet si presta ad essere reinterpretato da gruppi che spaziano dall’heavy sound all’hardcore, i brani si appropriano di nuovi colori e suggestioni mantenendo un certo riguardo ed un tono sempre rispettoso.
Nascono così dei pezzi belli muscolari come “In The Mean Time” degli I AmBecome Death, mentre un importante brano come “Unsung” assume un tono grezzo e punk grazie ai Sunflo’er; i Fuck the facts si fanno riconoscere tramite le loro bordate sonore ed i violenti blast beat, mentre in alcuni, casi come ad esempio“GiveIt” degli Ironweed, l’arrangiamento è sin troppo didascalico. Sicuramente da segnalare l’ottima prova dei Ken Mode (la loro “Turned Out” è forse il brano più a fuoco di questa compilation), mentre tra le tracce extra sottolineiamo la buonissima prova dei Rosetta con “Like I Care”, brano tratto da Aftertaste, e degli Heads. con “Blacktop”, tratta da Strap It On.
Tirando le somme l’operazione della Magnetic Eye Records è vincente, un piacevole divertissement che non crea quel brutto effetto nostalgia in cui si poteva inciampare; certo, i gruppi coinvolti potevano osare qualcosa di più (le versioni qui registrate non si allontanano mai troppo dall’originale e quindi il confronto a volte risulta penalizzante), ma all’interno ci sono alcune chicche davvero notevoli. Parliamo dunque di un disco certamente consigliato agli amanti di Meantime e a chi ha vissuto i grandi anni Novanta; per i più giovani il consiglio è sempre quello di abbeverarsi prima alla fonte.
(Magnetic Eye Records, 2016)
01 – I Am Become Death – “In The Meantime”
02 – Earthship – “Ironhead”
03 – Ironweed – “Give It”
04 – Sunflo’er – “Unsung”
05 – KEN mode – “Turned Out”
06 – Kings Destroy – “He Feels Bad”
07 – Meek Is Murder – “Better”
08 – Ironweed – “You Borrowed”
09 – The Glorious Rebellion – “FBLA II”
10 – Fuck The Facts – “Role Model”Bonus tracks:
11 – Fashion Week – “I Know”
12 – Rosetta – “Like I Care”
13 – Livver – “Sinatra”
14 – Heads. – “Blacktop”
15 – BlackWolfGoat – “Bad Mood”
16 – Brief Lives – “Milquetoast”