Il quartetto doom metal Acid Mammoth affonda i suoi riff come lame taglienti in un nuovo entusiasmante e pesante lavoro in studio. La band nasce ad Atene nel 2015 in un grande legame familiare di padre e figlio alle rispettive chitarre, trovando subito un notevole spunto sonoro verso sonorità dure e martellanti, avvolte da un ulteriore misticismo riflessivo che li mette in cima alla lista come padrini indiscussi del genere. Dopo l’esordio omonimo travolgente nel 2017 e i successivi album Under Acid Hoof (2020) e il più acclamato Caravan (2021), si apprestano a stupire il proprio pubblico con questo quarto disco dal titolo mastodontico Supersonic Megafauna Collision, ancora sotto la solida etichetta romana Heavy Psych Sounds. Un cammino esplosivo con un passo avanti rispetto ai precedenti capitoli che abbraccia tutto il mondo psichedelico e ringhioso della band.
La title-track “Supersonic Megafauna Collision” dà il via all’album con una furiosa esecuzione in chiave stoner metal, un’apertura sognante con ritmi tribali e riff ripetitivi che schiacciano a dovere il percorso. Un brano memorabile che disegna un ritornello orecchiabile e gli assoli di chitarra spavaldi. Segue “Fuzzorgasm” con un gancio ruvido delle distorsioni che si lancia in una profonda e oscura melodia sensibile. Un brano deciso e accattivante che inserisce la solita quantità di assoli infernali e un massiccio sound tuonante. “Garden Of Bones” invece ci trascina in una sensazione ipnotica risvegliando un numero ampio e sicuro di riff esplorativi dove il gruppo dà il meglio di sé con una composizione aggressiva e completa sulla scia dei formidabili Sleep. Ora ci avviciniamo lentamente alle ultime tre tracce iniziando dalla polverosa “Atomic Shaman” e la sua interessante struttura su un appiglio eccessivo stile Black Sabbath con la linea vocale che ne è l’esempio lampante. Nonostante questo il brano scorre in una caotica distorsione raggiungendo il picco più alto e sontuoso. La penultima canzone “One With The Void” dà un leggero punto di riposo a una vibrazione desert rock, prima di dare spazio all’epopea finale di dodici minuti racchiusa in “Tusko’s Last Trip”, un abile brano che racchiude i diversi stati d’animo della band passando da una prima parte di chitarre sostenute ad un carico di armonie eccitanti che completano una corsa unica ed emotiva.
Supersonic Megafauna Collision è un album tosto e rocambolesco con un approccio pesante ma comprensivo, che dà un’ennesima marcia in più al progetto toccando un cammino moderno e essenziale.
(Heavy Psych Sounds Records, 2024)
1. Supersonic Megafauna Collision
2. Fuzzorgasm (Keep On Screaming)
3. Garden Of Bones
4. Atomic Shaman
5. One With The Void
6. Tusko’s Last Trip