Amantra è il progetto solista di Thierry Arnal, già in forze in Fragment. e N400, e arriva a quota secondo album con questo As It Should Have Been. Il sound di questo progetto, oscillante tra componenti drone, shoegaze ed elettro, mostra quanto i Jesu siano stati fondamentali nella crescita artistica del suo autore. Un sound lento, ripetitivo ed ipnotico con una voce monotona molto malinconica condito da beat distorti e soundscapes.
Come già scritto, As It Should Have Been (titolo che cela probabilmente una forte malinconia) respira Jesu praticamente in ogni traccia. Non un caso che, oltre ad uscire sotto Avalanche Records, siano presenti due cover, una dei Godflesh e una dei Jesu (guarda caso). La differenza sostanziale sta nei suoni utilizzati, infatti i beat sono di stampo più synth pop e le chitarre risultano più delicate, ma il mood è quello. A tratti s’insinua pure un vago sapore di Inghilterra, a partire da certi passaggi che paiono essere stati scritti dalla mente di O’ Sullivan in persona, specialmente riferendoci al progetto Laniakea. Le cover di per sé non aggiungono molto se non una leggera rilettura delle strutture originali.
Si tratta di un lavoro onesto, forse ancora troppo derivativo, ma in cui si sente la cura per i dettagli. Se siete fan dei progetti sopracitati fatevi avanti, non griderete al miracolo ma avrete di che gioire (o piangere).
(Avalanche Recordings / Atypeek Music, 2017)
1. Dust
2. Ghost
3. The Internal (Godflesh Cover)
4. Kingdom
5. Down
6. We All Faulter (Jesu Cover)
7. Yourself
8. Over