L’alternative metal band American Head Charge ritorna dopo tanti anni di silenzio con Tango Umbrella. L’idea di questo progetto nacque a metà degli anni Novanta e fu partorita da due dei membri storici dentro ad un centro di recupero, per avere una valida ragione di vita una volta fuori. Ciononostante dietro a questa band ha girato sempre un alone di sfortuna e disgrazia, per via dei vizi e dell’abuso di sostanze stupefacenti da parte di alcuni componenti, che non sono mai riusciti a metterle da parte finendo anche per morire a causa di queste.
L’album in questione suona sempre ribassato, nervoso e campionato, proprio in linea con il discreto predecessore The Feeding del 2005. La voce di Cameron non ha perso nulla in questi anni ed è davvero notevole sia nelle parti urlate sia nelle parti cantate, nelle quali ricorda quasi un Mike Patton alienato. Allo stesso tempo il basso bollente e le chitarre, insieme ai tempi quadrati dietro alle pelli, ci fanno ritornare a quel sound plumbeo tipico del nu metal: l’album potrebbe benissimo essere uscito nei gloriosi Novanta. Da evidenziare un più che discreto uso dell’elettronica, che dona all’album un’atmosfera fortemente industrial che ci fa ricordare i Ministry e i N.I.N.
Abbiamo assistito al declino dei Korn, al ritorno dei Coal Chamber, all’evoluzione dei Deftones ed ora riappaiono gli American Head Charge; a questo punto, che piaccia o no, fermiamoci a riflettere e stiamo pronti ad un ritorno (se poi arrivano anche i Mudwayne…) dell’ormai bistrattato e dimenticato nu metal. Diamo una possibilità a questa band, ascoltando questo nuovo lavoro, di raccogliere qualcosa e portiamo rispetto per uomini come loro che coraggiosamente si rimettono in marcia con un genere musicale scomodo, pur lontani dai fasti del passato, quando salivano su palchi della grandezza dell’OzzFest e condividevano tour con Slayer, Type O Negative e Life Of Agony.
(Napalm Records 2016)
01. Let All The World Believe
02. Drowning Under Everything
03. Perfectionist
04. Sacred
05. I Will Have My Day
06. A King Among Men
07. Suffer Elegantly
08. Antidote
09. Prolific Catastrophe
10. Down And Depraved
11. When The Time Is Never Right