Nuovo capitolo dalle tinte distopiche in casa Anaal Nathrakh. Stiamo parlando di Endarkenment, licenziato dalla Metal Blade Records sul finire del 2020. Il consolidato duo britannico formato da Mick Kenney e Dave Hunt (meglio noto come V.I.T.R.I.O.L.) è veramente instancabile e poco tempo dopo il buon A New Kind Of Horror ci presenta questa nuova fatica, come sempre dalle fondamenta black metal, ma che sfocia anche in generi totalmente distanti tra loro come vedremo nell’analisi. In quest’occasione la band ha, per la prima volta, reso pubblici i testi dei propri brani, un fatto che ha del sorprendente.
La macchina da guerra di Sua Maestà parte fortissimo con la title track e lascia presagire che tutto funzioni dannatamente bene. La voce di V.I.T.R.I.O.L. è in ottima forma sia per quanto riguarda il comparto “sporco” sia per quello “pulito”, è potente e riesce ad interpretare sempre puntualmente l’atmosfera del carro armato sonoro britannico. L’approccio è sempre molto schietto e diretto, se volete anche un po’ più snello del solito, ma non per questo debole, anzi il muro sonoro sembra ancora una volta invalicabile. Abbiamo notato, in generale, una maggiore chiarezza compositiva, nel senso che le canzoni sono più strutturate e filano lisce con poche sbavature. “Create Art, Though The World May Perish”, sul finire del disco, è paragonabile ad una bomba a mano per impatto ed epicità; da segnalare in particolare il ritornello che entra nella testa dell’ascoltatore e lascia un vago senso nostalgico. Nel bene e nel male Hunt è il protagonista principale e si erge a vera figura centrale di tutta l’opera.
Nonostante i tanti anni di carriera alle spalle gli Anaal Nathrakh sono stati in grado di sfornare un altro album ispirato e tiratissimo. Si vede che questi ragazzacci inglesi non hanno perso lo smalto degli albori e anzi riescono ad alzare sempre di più l’asticella disco dopo disco. Non possiamo far altro che promuoverli a pieni voti. La loro miscela infernale intrisa di black, death, industrial e grind cibernetico riesce sempre a sorprenderci positivamente, in un album apprezzabile sia i fan di vecchia data sia i nuovi. Peccato per la copertina pacchiana, ma poco importa. Con la speranza di vederli presto live intanto ci gustiamo Endarkenment.
(Metal Blade Records, 2020)
01. Endarkenment
02. Thus, Always To Tyrants
03. The Age Of Starlight Ends
04. Libidinous (A Pig With Cocks In Its Eyes)
05. Beyond Words
06. Feeding The Death Machine
07. Create Art, Though The World May Perish
08. Singularity
09. Punish Them
10. Requiem