1. Sacrificial Rights
2. Reign of Apocalypse
3. Banished Forever
4. Withces’ Lair
5. The Secrets From The Past
6. Dark Madness
7. Infernal Uruk Hai
8. Iconoclasm
9. Day of Chaos
10. The Land of Winter Without Sun
11. The Half Moon
Agli Assacrentis piacciono tantissimo The Somberlain e In The Nightside Eclipse. E la recensione potrebbe già chiudersi così. È talvolta assurdo e parossistico come un’influenza musicale possa letteralmente divenire la musica stessa, e gli Assacrentis dimostrano che l’assurdo può tranquillamente divenire realtà quando si parla di black metal, nel bene e nel male.
Questo Put Them To Fire And Sword è sicuramente ben suonato, con una produzione tutto sommato pulita, che lascia però spazio, al momento dell’ascolto, ad un songwriting derivativo, scontato, troppo referenziale nei confronti del black metal scandinavo della prima metà degli anni 90: se l’artwork (a dirla tutta decisamente poco curato) fosse stato affidato a Kristoffer Wahlin e se il disco fosse datato 1995, il gioco avrebbe retto la candela. Ma vent’anni sono passati da quei momenti, e l’unico modo che un gruppo odierno ha per imitare in maniera convincente mostri sacri come Dissection, Emperor e Unnimated è quello di scrivere pezzi convincenti: non è purtroppo questo il caso, e l’ascolto di Put Them To Fire And Sword ha come unico risultato la voglia di tirare fuori dagli scaffali le prime fatiche di un qualsiasi gruppo black metal melodico della prim’ora.
Gli Assacrentis hanno semplicemente confezionato un album intriso di nostalgia, e dovranno necessariamente far meglio in futuro, onde evitare che la nostalgia da loro espressa porti semplicemente a cambiare il disco nel lettore.
6.0