Dopo il buon assaggio di DemoMMXV, uscito nel 2015, ci troviamo di fronte a questo debutto furioso e senza fronzoli dei californiani Atrament, i quali decidono di puntare tutto sulla negatività e l’ignoranza espressa in musica. Le undici tracce che compongono il lavoro sono fucilate alle spalle e mani nel tritacarne, ritmi veloci e serrati che litigano con assoli maligni e pungenti; tutto in piena scuola punk/hardcore, mentre le gutturali urla del cantante sembrano uscire da qualche animale nascosto in umide grotte pronto a seminare morte e pestilenza.
Le tracce, come insegna la vecchia scuola, non durano mai troppo, mantenendo una media di tre minuti. È proprio la old school, sia punk/hardcore che grind/death a primeggiare su questo album: i punti di riferimento impossibili da non citare sono infatti Extreme Noise Terror, Exploited, Discharge, Napalm Death e Dismember.
In poco più di trenta minuti gli abili californiani hanno plasmato una formula impestata e nera di velocità, pesantezza e cupezza davvero notevole, distinguendosi anche per l’ottima esecuzione. Gli amanti di certe sonorità potrebbero trovare il pane per i loro denti.
(Sentient Ruin Laboratories/Broken Limbs Records/Argento Records 2016)
01. No Beyond
02. Sunken Reign
03. Aberration
04. Consumed
05. Hericide
06. Wretched Apparition
07. Rotting Twilight
08. Aeon of Suffering
09. World of Ash
10. Circle of Wolves
11. Dusk Abuse