Gli August Burns Red fanno decisamente parte del gotha del panorama metalcore internazionale, da diversi anni ormai. Oggi la band di dichiarata fede cristiana torna a farci visita, puntualissima, a due anni dalla precedente pubblicazione, del quale questo Found In Far Away Places è molto debitore: infatti, oltre alle sezioni molto dure e alle ritmiche tipiche del genere, anche in questo caso sono presenti intermezzi soavi e ariosi di notevole interesse, un tipo di soluzione che in parte avevamo già trovato negli ultimi lavori.
Ovviamente anche in questo album le canzoni sprigionano un’energia travolgente, e se pensavate che Rescue & Restore fosse l’album più tecnico mai composto dalla band siete fuoristrada. A quante pare i Nostri dopo i numerosi grandi successi non si sono affatto adagiati sugli allori, continuando imperterriti ad alzare l’asticella della difficoltà. I chitarristi sono oggi più in forma che mai e regalano delle eccellenti performance quasi in ogni brano. Ad arricchire questa fatica sono presenti due ospitate degne di nota: nella traccia “Ghost” è presente Jeremy McKinnon degli A Day To Remember, mentre in “Everlasting Ending” troviamo un solo di Paul Waggoner dei Between The Buried And Me. I breakdown, tipico marchio di fabbrica del combo a stelle e strisce, non sono né buttati a caso né banali: è sempre una goduria ascoltarli. La canzone più avvincente è senza dubbio “Twenty-One Grams”, che in sede live scatenerà sicuramente l’headbanging più sfrenato, ma altre canzoni degne di nota sono “Broken Promises”, “Majoring The Minors” e “Blackwool”.
È difficile mantenere questi livelli per così tanti anni; complimenti ancora dunque agli August Burns Red, capaci ancora una volta di regalarci un disco notevole, composto da canzoni decisamente corpose sia per la durata media (siamo sui quattro minuti e mezzo) sia per i contenuti sonori e lirici. L’impressione è che i Nostri non lascino nulla al caso e che sul risultato finale pesi molto anche la coesione dimostrata dai componenti della band, sempre insieme dal 2006: un fattore fondamentale per lavorare con una tale continuità, costanza e voglia di evoluzione.
7.5
(Fearless Records, 2015)
1. The Wake
2. Martyr
3. Identity
4. Separating The Seas
5. Ghosts (feat. Jeremy McKinnon of A Day To Remember)
6. Majoring In The Minors
7. Everlasting Ending
8. Broken Promises
9. Blackwood
10. Twenty-One Grams
11. Vanguard
12. Marathon
13. Majoring In The Minors (Reprise)
14. Identity (Midi Version)