Se ripenso ai Batushka di qualche anno fa rivedo una band con un potenziale stratosferico. Poi, purtroppo, si è inceppato qualcosa: contratto con la prestigiosa Metal Blade Records, scisma interno tra il cantante Krysiuk ed il chitarrista Drabikowski, cause legali sul nome e chi più ne ha più ne metta. Insomma, una storia a dir poco grottesca e quasi ridicola. Il pubblico si divide tra “FakeTushka” (band del cantante) e “Batushka Originali” (quelli del chitarrista). Ci sono stati due successori dell’ottimo disco qual era Litourgyia, da una parte abbiamo Hospodi del cantante, dall’altra Panichida del chitarrista. Il primo abbastanza sottotono, mentre il secondo decisamente migliore, ma non un capolavoro. Questa storia surreale non finisce qui, anzi l’estate scorsa di botto i Batushka del cantante rilasciano un EP dal titolo Raskol, non più griffato Metal Blade, ma Witching Hour Productions, che sostanzialmente è un buon disco che scivola via abbastanza rapidamente. A distanza di qualche mese i Nostri tornano di nuovo a farci visita con un nuovo album: Carju Niebiesnyj (Il Re Celeste in italiano). licenziato sempre dalla Witching Hour.
Questo lavoro a mio avviso è una sorta di mini album, leggermente più corposo di un EP normale ed è suddiviso in 6 capitoli dai titoli “Pismo I – VI” (cioè “lettera”) e sono tutti collegati sotto tutti i punti di vista, sia concettuale che musicale. In poche parole pare di ascoltare una lunga suite. Per quanto riguarda il lato prettamente musicale rispetto alle due opere precedenti, ad esclusione di Litourgyia naturalmente, notiamo un miglior dinamismo sia per quanto riguarda le chitarre che la sezione ritmica ed è decisamente un punto a favore al complesso polacco. Riff ossessivi si susseguono incessantemente ed i vocalizzi del mastodontico cantante si adagiano bene nel contesto musicale molto più ortodosso e coerente ai diktat del black metal in comparazione con Raskol o Hospodi. Un’aggiunta interessante sono le voci femminili, sono poche ad onor del vero, ma danno quel qualcosa in più e diverso dal solito per questo Carju Niebiensyj. Semplicemente bella la traccia conclusiva “Pismo VI” con gli inserti di balalaika che segnano un crescendo drammatico, tetro e teatrale.
Che dire di questo nuovo disco da parte dei Batushka di Krysiuk? Di sicuro molto meglio degli altri lavori. Dopo il pesante passo falso di Hospodi, già con Raskol gli incappucciati erano in risalta e questo Carju Niebiensyj, ad esclusione di Litourgyia e Panichida, lo sottolineiamo sempre, è decisamente il loro miglior lavoro fino ad ora.
(Witching Hour Productions, 2021)
1. Pismo I
2. Pismo II
3. Pismo III
4. Pismo IV
5. Pismo V
6. Pismo VI