Raramente il materiale che giunge dalla Francia delude. I Beyond The Styx vengono da Tours, famosa città sulla Loira. Di certo non sono una band da ascoltare mentre si mangiano escargots o del foie gras,: parliamo di metallari piuttosto ignoranti e cattivi. Il loro sound mescola sapientemente elementi di metalcore, post metal e grindcore. Sicuramente tra le band che maggiormente ha influenzato i francesi ci sono Lamb Of God, Parkway Drive e Killswitch Engage. Questo Leviathanima, titolo composto da una crasi molto interessante, è il loro primo full length; precedentemente, in cinque anni, avevano prodotto solamente una demo ed un EP.
L’opener “Que Fata Ferunt” è composta di sonorità degne dei migliori Nile, con tanto di comparto sinfonico al seguito, ma è solo l’anticamera di quello che ci aspetta. Le vocals sono a metà tra uno stile hardcore old school e uno più death. Questi diversi stile vocali rendono la proposta dei Beyon The Styx variegata e dinamica: sono infatti due elementi identici in peso e uguali nella forza, l’uno a sostegno dell’altro come se fossero un atomo indivisibile. La tracklist è composta principalmente di canzoni lente e pesanti come dei macigni, quasi un manifesto di brutalità sonora. Tra le altre spiccano “Code Orphantage”, in assoluto il brano più hardcore, e “Venomen(on!)”, traccia a dir poco oscura (sono chiare le influenze black metal) capace di portare la complessità e la varietà della musica dei francesi ad un livello superiore. Tra il marasma di potenza ed aggressività sonora è presente anche un curioso brano strumentale chiamato “Respice Finem”.
Questo Leviathanima non è un disco facile da ascoltare, in alcuni punti risulta quasi palpabile la morbosità con la quale la band francese si approccia alla propria musica. Tutto, a partire dagli strani titoli delle canzoni, contribuisce a generare un senso di inquietudine. Siamo sicuri che questo nuovo parto dell’underground francese possa incuriosire sia i fan del metalcore più classico sia chi cerca una proposta dotata di maggiore personalità. Un ascolto è d’obbligo.
7.5
(Klonosphere, 2015)
01. Quo Fata Ferunt
02. Autops6gorgones
03. Echidna’h
04. Kiss The abyss
05. Code: Orphan†age
06. Respice Finem
07. SanctuarINK
08. lupUS [feat. Ryan X]
09. VenOMEN(on!)
10. Insurr@ction
11. 101 Demons
12. Ødy55eu5