Siamo giunti al secondo album per i Black Motel Six, band romana dedita ad un alternative metal molto spinto di stampo a stelle e strisce. Rispetto al lavoro precedente, questo nuovissimo Everything In Its Place è molto più maturo, anche se, bisogna dirlo subito, qualcosa di più poteva essere fatto.
I capitolini sprigionano subito la massima potenza con “On My Wounds”, pezzo adrenalinico carico di groove. Il cantato è puramente alternative, carico di personalità, per intenderci à la Zack Wylde. In tutto l’album le chitarre si alternano tra riff accattivanti e sornioni e momenti più melodici. Il sound è compatto e avvolgente e il lavoro dietro le pelli è senza dubbio ottimo, poiché riesce a dare il giusto tocco sia quando si deve pestare sia quando la faccenda si fa più armoniosa. Altri brani degni di nota sono “Handful Of Dust”, canzone dinamica in grado di far pogare chiunque grazie ad un riff iniziale decisamente ammaliante, e “Shame On You”, brano conclusivo di questo sophomore album.
In fin dei conti Everything In Its Place è una buona conferma per il gruppo capitolino. Nella parte centrale del full-length un po’ ci si perde, ma per fortuna il combo si riprende alla grande nell’ultima manciata di brani. La convinzione c’è e la tecnica pure, siamo convinti che con la loro prossima opera i Black Motel Six faranno un ulteriore balzo in avanti.
(TimeToKill Records, 2016)
01. On my Wounds
02. Scream
03. Handful Of Dust
04. F.Y.S.O.B.
05. Landslide Pt. 1
06. Landslide Pt. 2
07. Through a New Phase
08. Everithing in Its Place
09. Gn’r
10. Shame on You