Il processo di evoluzione sonora del quintetto di Chicago continua ad avanzare senza compromessi con questo nuovo Angel Or Alien. I Born Of Osiris odierni sono diversi da quelli puramente djent ad aggressivi di Tomorrow We Die Alive o The Discovery, due pietre miliari del genere, infatti miscelano ancora di più suoni elettronici e melodie orecchiabili nella loro potenza distruttiva. Pare che si stiano allontanando dal sound tipico dei Periphery o Veil Of Maya, ma non temete: la qualità compositiva del disco licenziato dalla Sumerian Records è sempre di altissimo livello. Da notare che questo nuova fatica contiene ben 14 tracce e posso già dirvi che scivolano via in un amen.
La band americana parte con il singolo “Poster Child”, brano dall’attitudine tipicamente djent e progressive con riff abrasivi e ritornelli orecchiabili, ma non è tutto. Come dicevo nell’incipit della recensione, da tempo i Nostri stanno modernizzando il proprio sound, virando sempre di più nella commistione della loro idea di metal con quella della musica elettronica. A differenza di altri gruppi abbastanza simili, i Born Of Osiris sanno quello che fanno e riescono a modernizzare il genere senza snaturarsi troppo. Missione veramente difficile, ma d’altronde stiamo parlando di un complesso che rientra nei pesi massimi del genere. La mente del disco è sicuramente il chitarrista Lee McKinney grazie a suoi fraseggi, assoli e riff così carichi di groove da far scapocciare chiunque. “Lost Souls” inizia su dei lidi elettronici per poi cedere il passo ad una tempesta sonora e con un ritornello dal sapore quasi death metal svedese. Il brano più violento del disco? Sicuramente “You Are The Narrative”, canzone progressive deathcore di rara bellezza. Oltre al geniale chitarrista, naturalmente, anche gli altri componenti del gruppo si sono comportati egregiamente: la voce di Ronnie Canizaro è sempre graffiante e spietata e viene accompagnato molto bene dal tastierista Joe Buras, Cameron Losch dietro le pelli non ha bisogno di presentazioni, una vera e propria macchina, ed infine Nick Rossi accompagna il lavoro di McKinney sapientemente.
I Born Of Osiris sono tornati alla ribalta con un disco davvero divertente e ben fatto. Una boccata d’ossigeno nel mondo core. Personalmente non avevo trovato molto interessante The Simulation, ma con questo Angel Or Alien gli americani sono tornati in grande stile e come sempre alzando l’asticella nei confronti delle altre band del roster Sumerian Records e non solo. Non dovete perdervi per nessun motivo questo album. Entrerà di sicuro nei miglior dieci dell’anno.
(Sumerian Records, 2021)
1. Poster Child
2. White Nile
3. Angel Or Alien
4. Waves
5. Oathbreaker
6. Threat Of Your Presence
7. Love Story
8. Crossface
9. Echobreather
10. Lost Souls
11. In For The Kill
12. You Are The Narrative
13. Truth And Denial
14. Shadowmourne