E la Heavy Psych mette a segno un nuovo colpaccio. Infatti dopo Nick Olivieri, bassista storico dei Kyuss, la label romana riesce ad inserire nel suo roster il batterista del gruppo di riferimento dello stoner rock, ovvero il polistrumentista, cantante, compositore e collaboratore instancabile Brant Bjork arrivato al suo decimo album solista in vent’anni.
Diciamo subito che Mankind Woman è l’album che ti aspetteresti da un musicista come Bjork e basta ascoltare la prima traccia, “Chocolatize”, per tuffarsi in un sound a metà strada tra i Led Zeppelin e i Black Sabbath. Ma ciò che sembra scontato rivela più di una sorpresa, e infatti l’ex-Kyuss e Fu Manchu aggiunge alla sua ultima fatica dosi inaspettate e massicce di funk e blues che a tratti rendono Mankind Woman un’opera dall’impronta sperimentale, fino ad arrivare a pezzi quali “Pisces” e “Charlie Gin” dove si fanno strada addirittura sonorità insospettabili che ricordano Cream e The Who.
Insomma, Brant non solo non delude ma stavolta addirittura sorprende. A questo punto della sua carriera non è un reato inserirlo nella lista esclusiva delle ultime, vere, rockstar ancora in vita.
(Heavy Psych Sound, 2018)
1. Chocolatize
2. Lazy Wizards
3. Charlie Gin
4. Mankind Woman
5. Pisces
6. Swagger & Sway
7. Somebody
8. Pretty Hairy
9. Brand New Old Times
10. 1968
11. Nation Of Indica