I rocker indie Brazen compiono un salto di qualità importante nonostante un’estenuante pausa lunga una vita, tornando sulle scene con nuova carne al fuoco e questo accattivante capitolo in studio dal titolo Distance, prodotto per la label Re-Echo Records. Un viaggio gonfio di personalità che rispecchia le basi musicali del trio con un buon impatto sonoro di matrice progressive, gli otto brani poi avviano un cammino dai bordi sperimentali e una scrittura malinconica per un lavoro interessante che lascia il segno.
Le chitarre scintillanti in chiave indie pop sull’iniziale “Trialog” danno subito un segno sicuro e lucido del gruppo, che adora strisciare verso lidi commerciali e godibili senza mai perdere la bussola. In questa canzone infatti i richiami a gruppi storici come i R.E.M. è un chiaro riferimento alla grande padronanza del genere, con riff di chitarra energici che avvolgono una malinconia familiare e un ritornello gustoso. Segue la deliziosa e imperiosa “Storms In The Far” su un tiro atmosferico che dopo un breve inizio morbido si lancia in una polverosa e frenetica composizione, accompagnata sempre dal tocco vocale unico e sentimentale che strizza l’orecchio ai grandi Porcupine Tree. In “Running” invece torna l’alternative rock anni Novanta con una sensuale esecuzione e accordi meravigliosi che lasciano una sensazione piacevole e dormiente, passando per l’adrenalina spigolosa e la distorsione dura di “Let You Down”, un brano eccellente e ben strutturato che dà quella giusta scossa al disco con tanto di synth frizzante sul finale. Il secondo passaggio di quest’opera si incastra nel singolo “Arms Of The Sea” e una schitarrata acustica drammatica che esprime un tocco magico di ricordi, a seguire l’ingresso riverberato del delay cambia forma alla traccia, esplodendo in un bridge caloroso e espansivo. Ci avviciniamo alla fine con il sound floreale e delicato di “Holocene Dies” una canzone piena d’amore e speranza, che rimbomba in un orizzonte settantiano in ricordo dei vecchi tempi. “Hey Man” si basa su un riff moderno e semplice ispirandosi a band attuali e crea quella giusta linea sottile tra passato e presente. Chiudiamo infine con il fanalino di coda, la cavalcata vibrante di “Bizarre Tragic Hollow Times”: una canzone solida e martellante che viaggia spedita verso una conclusione sensibile.
Con Distance la band si è presa del tempo per riflettere portando a termine un percorso lungo e originale, che risplende come sempre in una cultura musicale enorme e il desiderio di sorprendere ancora una volta.
(Re-Echo Records, 2024)
1. Trialog
2. Storms In The Far
3. Running
4. Let You Down
5. Arms Of The Sea
6. Holocene Dies
7. Hey Man
8. Bizarre Tragic Hollow Times