I Car Bomb non si sa esattamente perché non riescano a rilassarsi un attimo, ma finché il risultato della loro furia è musica come quella di Mordial, va benissimo. Ennesimo lavoro di enorme spessore per la band americana che ritorna con il suo signature sound ricco, furente, estremamente in your face e ricco di sfumature, rimandi, influenze e pistole laser (sì, quelle ci sono davvero, giuro).
Il sound ancora una volta nasce dalla matrice mathcore e si arricchisce di parti che sembrano uscite da un disco dei Meshuggah di metà anni 90 (esiste un complimento più bello di questo per una band “storta”?) per poi tingersi lievemente di sonorità più ispirate e atmosferiche tendenti al nu metal Deftonsiano, che di base, un male non è. Tutto il resto è sperimentazione, eccessi elettronici ed effetti sonori, che rompono e strapazzano l’andazzo dei brani in maniera caotica, violenta, brutale e incessante.
La produzione incredibile mette in mostra ogni sfumatura del talento dei musicisti, lasciando intatta l’organicità e il piglio super groovie e “nella stanza”, levando di torno il sound patinato e finto di molti dischi del genere, un enorme plauso dunque al buon Nolly GetGood, sempre più principe in questo ruolo.
Mordial attacca fin da subito, ribadisce a pieni polmoni quanto la band sia un vulcano irrequieto fatto di furia assassina, maledizioni e idee folli che necessitano di esser sfogate in qualche maniera; i Car Bomb danno così origine a qualcosa di così viscerale e vero da rimanere realmente molto impresso fin dai primissimi approcci. Con la prospettiva di migliorare snocciolando ogni dettaglio e ogni brano, ascolto dopo ascolto. E’ ovvio che non sia esattamente musica facile e intuitiva, ma una volta vinta l’inerzia, Mordial si svela, in quanto piccolo capolavoro, atteso e supportato da una comunità vivissima che non aspettava altro dai Car Bomb.
Un album del genere non solo mette in lustro il songwriting incredibile, le doti tecniche dei musicisti e la direzione evidente che la band vuole seguire, ma lascia anche intravedere in modo sereno e disinvolto quanto altro i Car Bomb potrebbero padroneggiare senza problemi, infatti gli spunti più melodici sono sempre incantevoli nella loro rarità e quelle poche volte che la band decide di andare dritta, non fa prigionieri e mostra una cattiveria che a molte band manca comunque. Disco da avere, fra i più belli di questo 2019 ricchissimo e foltissimo di gemme.
(Holy Roar Records, 2019)
1. Start
2. Fade Out
3. Vague Skies
4. Scattered Sprites
5. Dissect Yourself
6. Xoxoy
7. HeLa
8. Blackened Batteru
9. Mordial
10. Eyecice
11. Antipatterns
12. Naked Fuse