Il black/death metal “preistorico” è un concept che ultimamente va molto di moda, e da buon appassionato di fossili, dinosauri, e scienza in generale, la cosa mi è piaciuta fin dall’inizio. Con i Clactonian facciamo un salto avanti, evolutivamente parlando, e andiamo diretti al paleolitico inferiore, agli esordi dell’umanità, quando l’Uomo ha iniziato ad essere meno peloso e a capire le potenzialità di avere un pollice opponibile. Questo è esattamente il concept intorno al quale gira Dea Madre, demo d’esordio dei Clactonian (che contiene al suo interno membri dei romani Thecodontion). Il tema proposto dai Nostri è infatti incentrato sulla famosa pingue statuina della dea madre (che oggi definiremmo body positive, per non far arrabbiare nessuno), la quale è anche ritratta sulla copertina. Breve nota sulla copertina stessa: lo stile con il quale la dea madre è ritratta la trovo molto affascinante ed inquietante allo stesso tempo, ed è anche un ottimo modo di visualizzare la musica proposta.
L’intera demo si può descrivere con un solo aggettivo: cruda. Il genere proposto è infatti un black metal crudo, freddo e carico di odio, che riporta la memoria a nomi storici del genere di fine anni Ottanta ed inizio anni Novanta. Il lavoro è composto da tre canzoni più “Lamb”, cover degli americani Von, quindi non si può giudicare più di tanto, ma le potenzialità ci sono tutte: suoni marci che arrivano dall’angolo più profondo dell’animo e tanta cattiveria. “White Thunder” è forse quella che considero la migliore del lotto, con interessanti cambi di tempo e parti lente che si alternano a parti più veloci e feroci che rendono la canzone più dinamica. Le altre due canzoni sono “Bone Ritual” e “Dea Madre” (con il testo in italiano), con una struttura molto simile. Nonostante il genere proposto, e nonostante sia solo una demo, Dea Madre è ben prodotto e curato nei minimi particolari. Una cosa che però personalmente non mi è piaciuta sono gli assoli, non tanto per come sono suonati, ma per il fastidioso effetto che è stato deciso di usare.
In conclusione, i Clactonian hanno sfornato un lavoro carico di spunti interessanti (a partire dal concept), tanto odio, e certamente le potenzialità ci sono tutte. Adesso dobbiamo solo aspettare che venga pubblicato un intero album.
(Autoproduzione, 2024)
1. Bone Ritual
2. Dea Madre
3. White Thunder
4. Lamb (Von cover)