Il duo tedesco Collapse Under The Empire torna sulle scene con un nuovo lavoro che preannuncia il botto. Everything We Will Leave Beyond Us è un incantevole e distopico viaggio interstellare, che trascina al suo interno tutte le emozioni personali. L’album, che viene prodotto da Finaltune records nella versione CD e da Moment of Collapse in vinile, dimostra di essere un ennesimo capolavoro. Le sonorità open space che troviamo al suo interno, sono di pregevole fattura. Chris e Martin colpiscono ancora nel profondo dell’anima, geniali come sempre.
Il disco si apre con “Ark of Horizon”, dove ci troviamo immersi nelle galassie più nascoste, il loop iniziale mette i brividi lungo la schiena, con una drum machine che ci vizia nel suo crescendo, fino ad arrivare all’esplosione stupenda, un autentico marchio di fabbrica del progetto. A seguire “Red Rain”, un brano di matrice post-rock. Le chitarre hanno un tiro impeccabile, con passaggi ben definiti, dal sapore magico, che si impongono a dovere lasciando il segno. La breve “Seven” dalle mille atmosfere, da il via libera a una delle composizioni migliori “Resistance” molto tecnica a livello di tempistica, il muro di suoni è notevole, con un delay talmente prezioso che non vorremmo mai smettere di ascoltare. Un sogno a occhi aperti, dove torniamo un po’ bambini nel ricordo di una vita speciale e malinconica. “Destruction” apre un percorso fatto di colori e luci visionarie, il pianoforte dolce accompagna un riff dominante, racchiuso in una cantilena monotona che fa il suo sporco lavoro. Il groove di basso è portante per la riuscita del brano. Nella title track torniamo alle forti influenze elettroniche, con dei frenetici cambi di tempo, un rumore di fondo ci porta nel suo villaggio incantato, anche qui le chitarre sono preziose e uniche nel suo genere.
Siamo giunti alla fine di questa ennesima opera d’arte, ma prima diamo un occhio di riguardo alla take “A New Beginning” dove troviamo dei chiari riferimenti agli irlandesi God Is An Astronaut. Il loop temporale è un salto nel vuoto senza precedenti. Chiudiamo con “Another Earth”, altra perla importante di questo lavoro maturo e dal potenziale raffinato, gli strumenti si incastrano con una precisione indiscussa, lasciando un segnale forte che proviene da un altro pianeta, forse alieno e fuori dal normale, un’autentica ciliegina finale
I Collapse Under the Empire, ci sorprendono sempre per quanta cura mettono all’interno delle loro produzioni, la struttura di ogni singola traccia è un’insieme di sogni, paure e nostalgie, racchiuse nel suono particolare e eclettico, che li rende unici e immensi.
(Finaltune Records, Moment Of Collapse Records, 2020)
1. Ark of Horizon
2. Red Rain
3. Seven
4. Resistance
5. Destruction
6. Everything We Will Leave Beyond Us
7. A New Beginning
8. Another Earth