Con lo sguardo rivolto indietro, seppur memori della moria di grandi artisti, il 2016 è stato un anno d’oro per tutti gli amanti della musica estrema, specialmente per chi, come chi scrive, è un appassionato del “post” dissonante ed estremo. Dopo l’uscita degli ottimi Shrines of Paralysis e Pleiades Dust si accoda una piccola perla in cui il sottoscritto si è imbattuto per caso (mai avrei pensato di ringraziare youtube ed i suoi suggerimenti), proveniente dalla lontana Australia, una one man band che risponde al nome di Convulsing, che si muove senza particolare fatica all’interno di un post death estremamente contaminato e personale.
Il plauso che obbligatoriamente bisogna fare a Brendan Sloan (già nei Dumbsaint) è la palese volontà di non voler inventare nulla; la sua ammirazione per un gruppo enorme come gli Ulcerate è percepibile in tutto Errata ma il Nostro riesce ad utilizzare soluzioni tutte sue, in primis un uso meno intenso e massacrante della tecnica che i neozelandesi mostrano nelle loro canzoni ed una particolarissima concezione dei bridge post in cui il nostro mostra un gusto di una finezza strabiliante, pur facendo uso di poliritmie e dissonanze. Particolare attenzione poi viene posta al modo in cui i brani si evolvono (forse qui ha influito la sua permanenza nel già citato gruppo di post rock cinematografico), ognuno con una sua storia ed una sua personalità. I riff alla Ulcerate si alternano a passaggi più tronfi alla Immolation e passaggi ibridi che richiamano certe volte gli Arkhum, mentre un’atmosfera particolarmente soffocante ed ottenebrante, quasi black / sludge, permea tutto Errata. Fattore molto importante sono anche i testi, i quali tra nichilismo (“Descend Beneath), esistenzialismo (“Invocat”), delusioni (“Dragged”) e curiosità psichiatriche (“Severed Hemispheres”) catapultano l’ascoltatore in un mare catartico di negatività.
Se come chi scrive avete amato le uscite citate (tra i quali annoveriamo pure Altarage e Deathspell Omega) e volete rinfrescarvi le orecchie ed ottenebrarvi la mente con un ottimo lavoro passato indegnamente in sordina, recuperate al più presto i Convulsing. Perla ulteriore di questo album è la presenza di una cover impensabile su di un lavoro simile, “The Sky Moves Sideways” dei Porcupine Tree, qui rispettata nella sua forma e perfettamente adattata ad Errata. Ennesima dimostrazione che certi musicisti riescono da soli a raggiungere livelli che nemmeno band vere e proprie sono in grado di sfiorare.
(Autoproduzione, 2016)
1. Descend Beneath
2. Altered
3. Severed Hemispheres
4. Dis
5. Eleven Sigils
6. Invocat
7. The Sky Moves Sideways (Porcupine Tree cover)
8. Dragged