Dopo un 2021 particolarmente produttivo, vista l’uscita dei primi lavori con Turris Eburnea e Vertebra Atlantis, Gabriele Gramaglia torna a pubblicare della musica con Cosmic Putrefaction, one man band con cui è arrivato al terzo album pubblicato. La crescita del musicista, e specialmente di questo progetto, è stata rapida in questi anni, e con il nuovo Crepuscular Dirge for the Blessed Ones è arrivata meritatamente la firma con Profound Lore Records, etichetta tra le più affidabili in ambito metal estremo. Questo terzo disco, quindi, segna un importante crocevia per la propria carriera, le cui qualità sono note da ormai sempre più ascoltatori.
Dopo l’intro “…Through Withered Horizons” l’ascolto entra subito nel vivo, abbandonandoci in scenari devastati e pieni di sofferenze, ripercorrendo così il viaggio della figura protagonista della narrativa su cui si basa il lavoro. Alla base del precedente The Horizons Towards Which Splendour Withers c’era un soggetto rimasto l’unico superstite dopo uno sterminio apocalittico in cammino verso l’orizzonte pallido di quel pianeta. Secondo la narrazione di questo disco, alla fine del viaggio questa figura trova una verità ancora più affliggente, e non a caso dietro ad alcuni passaggi si sentono dei sentori drammatici, che ben descrivono una rivelazione del genere. Musicalmente parlando, si sente un forte legame tra il precedente lavoro e questo nuovo capitolo, con i riff che rimangono spietati e il cantato infernale, annichilendo per gran parte del tempo e riprendendo la notevole varietà vocale che già ha caratterizzato il debutto coi Vertebra Atlantis (non a caso c’è la collaborazione con Riccardo Nioin, compagno di Gramaglia nell’altro progetto), ma non è tutto qui. Non mancano le incursioni sia in acustico che in pulito, e l’ampliamento del repertorio di strumenti utilizzati come l’organo in “Sol’s Upheaval Debris” che dona ulteriore solidità e sentori arcani agli spezzoni in cui viene chiamato in causa. Esemplare anche l’aggiunta dei sintetizzatori, che fanno immergere ulteriormente nelle atmosfere, e in generale come ogni strumento riesca a dire la propria mantenendo alta la dinamicità del lavoro. Sempre parlando delle parti strumentali, non può passare inosservata la collaborazione con Giulio Galati (Nero di Marte, Hideous Divinity), che ha scritto e registrato le parti di batteria dell’album. Gli otto pezzi scorrono meravigliosamente, con l’eterogeneità nascosta dietro l’immancabile e sfrontata aggressività che permette all’ascolto di essere un’esperienza ancora unica e caleidoscopica, essendo le varie scelte mai incolori né tantomeno prevedibili.
Ormai non stupiscono più i risultati che sta ottenendo Gramaglia col tempo, le sue capacità compositive sono sotto agli occhi di tutti e i risultati ottenuti la naturale conseguenza di ciò. Crepuscular Dirge for the Blessed Ones è un tripudio sonoro in continua metamorfosi nella sua anima feroce ed enigmatica allo stesso tempo. Un lavoro che risulta rinnovato a ogni ascolto viste le numerose sfaccettature che si aggregano per arrivare al risultato finale, e mette in evidenza l’identità che si può associare a Cosmic Putrefaction, col tempo cresciuta e arrivata qui al definitivo salto di qualità. Quello in questione è un album che spiazza completamente, difficile da descrivere nella sua imponenza. Uno dei migliori dischi death metal degli ultimi anni.
(Profound Lore Records, 2022)
1. …Through Withered Horizons
2. Sol’s Upheaval Debris
3. From Resounding Silence To The Obsidian Womb
4. Amniotic Bewilderment
5. Lysergic Sulfuric Waters
6. Twisting Spirals In The Murk
7. Cradle Wrecked, Curtains Unfurled
8. Crepuscular Dirge For The Blessed Ones