I nostri cugini d’oltralpe ci fanno pervenire notizie riguardanti una nuova one man band black metal francese: Créatures, idea dell’artista Sparda. Questo inquietante e sinistro Le Noir Village è il suo primo full-length ed è pregno di sensazioni oscure.
Il disco è un concept album ben orchestrato, ambientato nel XII secolo in un villaggio francese attaccato da creature immonde, che generano panico e scelleratezze. Questo disagio viene tradotto musicalmente molto, anche fin troppo bene, ovviamente accompagnato da un cantato nella lingua madre dell’ideatore di questo nero progetto. Lungo le tracce dell’album vengono alternati strumenti acustici tipici del medioevo con chitarre elettriche zanzarose e fangose. I ritmi cadenzati rendono bene l’idea dell’invasione del piccolo ed indifeso villaggio. Il sound massiccio è contaminato da ottime idee death e doom, che arricchiscono la narrazione di questo empio racconto dalle tinte teatrali, che raggiunge il suo apice compositivo nei primi tre brani dell’intero lotto, più glaciali e crudi rispetto agli altri. Sparda ha rischiato di fare un’opera troppo pomposa, ma fortunatamente è stato bravo a miscelare tutti gli ingredienti sapientemente, aiutato da tantissimi ospiti che, portando il loro background musicale, sono riusciti a rendere questo lavoro decisamente interessante.
Le Noir Village potrebbe essere la perfetta colonna sonora di un film dell’orrore. È un disco che scorre via abbastanza bene, anche se è un’opera difficile da digerire alla luce delle atmosfere disegnate dall’artista transalpino. Ad ogni modo ci sentiamo di consigliare questo disco a tutti gli amanti delle sonorità oscure e ricercate.
(Antiq Records, 2016)
01. L’Horreur des Lunes Pleines
02. Cadavre abandonné
03. Martyre d’un Tanneur
04. À l’orée du Mal, le Pacte interdit
05. Il était un Monstre assoiffé de Cœur
06. Sous le Visage avenant de la Mort