I danesi Death Machine si sono sempre contraddistinti per il loro genere specifico e originale che, pur facendo riferimento agli anni Sessanta e Settanta, si esprime con un sound che va dagli anni Ottanta fino ai giorni nostri e la loro ultima fatica Dawning Eyes non tradisce tale trademark.
Dell’album infatti abbiamo infatti ascoltato alcune canzoni che forniscono comunque un’idea abbastanza chiara sul suo contenuto; questo infatti si apre con la straniante “Opium Wound”, nella quale la voce di Jesper Mogensen sembra quasi prendere le distanze da un suono volutamente lontano che ricorda a livello di atmosfera il sound dei Popol Vuh e prosegue con “Beat the Drum”, nella quale entriamo quasi in universo synthpop cinematografico fatto di immagini oscure e minacciose ben servito nel ritmo da una batteria puntuale e precisa. Con “Vending Machine” invece ci ritroviamo in un’atmosfera autunnale lenta e malinconica che diventa definitivamente accattivante quando entra in azione Simon Christensen al piano. Con “Modern Man” invece torniamo ad un sound synth quasi commerciale ma comunque interessante che conferma il talento e la fantasia dei Death Machine, il cui spirito è ben sintetizzato nella dichiarazione seguente: “Proveniamo tutti da background musicali diversi, ognuno con il proprio bagaglio musicale, il che ha influenzato le varie espressioni delle canzoni. Abbiamo voluto scrivere questi pezzi a prescindere da quanto sfidassero i generi, perché non volevamo sentirci ingabbiati. Inoltre, il processo di scrittura non è stato soggetto a scadenze strette come per il primo album. Abbiamo dato alle canzoni il tempo di svilupparsi, permettendo loro di raggiungere la giusta espressione.“
Ascolto quindi più che consigliato e meritato.
(Celebration Records, 2025)
1. Opium Wound
2. Beat the Drum
3. Vending Machine
4. First Blood
5. The Offer
6. Found A House
7. Modern Man
8. Dawning Eyes
9. Free Soloing
10. The Sun
11. Fences
12. Black Holes
13. Morning Light
14. Molten Eyes
15. Old Circuits
16. Lifetime
17. Orbiting
18. The Disco Song
19. Years